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Una tecnologia per rallentare la maturazione e gestire meglio la raccolta

Harvista: le prime esperienze dei melicoltori piemontesi

Harvista è il nuovo formulato di AgroFresh a base di 1-metilciclopropene (1-MCP) sviluppato per l'utilizzo in campo con lo scopo di inibire la percezione dell'etilene da parte dei frutti e, di conseguenza, rallentarne la maturazione.

Le maggiori associazioni dei frutticoltori italiane ne hanno richiesto l'autorizzazione per uso eccezionale, visto il rischio di mancanza di manodopera durante la raccolta dovuto alle potenziali restrizioni dovute al Covid-19.

Harvista è autorizzato dal 30/07/2020 per 120 giorni su mele e pere. 

Come spiega Alessandro Ceccarelli, Technical manager AgroFresh Italia, la sostanza attiva 1-MCP è strutturalmente simile all'etilene e impedisce il legame di questa ai suoi recettori cellulari. I frutti protetti dall'etilene maturano più lentamente generando numerosi vantaggi tecnici e produttivi al frutticoltore, tra i quali: 

• Estensione della finestra di raccolta; 
• rallentamento della degradazione dell'amido (figura1);
• mantenimento della durezza dei frutti;
• aumento della pezzatura dei frutti (dovuto al ritardo della raccolta);
• riduzione della cascola;
• riduzione dei danni da cracking;
• mantenimento del colore di fondo;
• ottimizzazione degli stacchi per il miglioramento del sovracolore.

Rallentamento della degradazione dell'amido in un frutteto di Gala piemontese 8 giorni dopo l'applicazione Harvista

Manuele Bettin, account manager per le Regioni Piemonte e Veneto, spiega che, durante il mese di agosto, i melicoltori piemontesi hanno beneficiato su larga scala di questa nuova tecnologia per ottimizzare la gestione della raccolta di Gala. Molte aziende agricole piemontesi, infatti, possiedono grandi superfici coltivate a Gala e gestire la raccolta nel modo ottimale può rappresentare una difficoltà, soprattutto nelle condizioni di emergenza sanitaria dovuta a Covid-19.

Di conseguenza Harvista, ritardando la maturazione dei frutti, dà la possibilità al frutticoltore di gestire meglio il personale per le raccolte evitando la sovramaturazione. E' inoltre convinto che, nel giro di pochi anni, questa tecnologia rivoluzionerà in positivo sia i parametri qualitativi alla raccolta che l'Harvest management.

Alex Tallone, responsabile tecnico dell'organizzazione piemontese Sanifrutta (OP Joinfruit), contattato proprio in questi giorni di piena raccolta Gala tra i produttori conferenti, sostiene che "le prime prove di semicampo sono già state eseguite in collaborazione con Agrofresh nel 2019 sul gruppo Gala in due località di coltivazione della zona distinte per altitudine, per poter avere in anteprima le prime valutazioni tecniche di campo sull'attività stessa della molecola. Già i dati della stagione scorsa ci davano risultati interessanti, specialmente per il discorso dell'Harvest management. Va considerato che per la nostra azienda il gruppo Gala è in realtà un "macrogruppo" in quanto, come si sa, il paniere delle varietà estive di melo ricoprono una percentuale importantissima del volume totale delle mele prodotte in Piemonte, più nello specifico in provincia di Cuneo". 

"A livello di aziende agricole – continua Tallone - numerosi melicoltori associati coltivano molti ettari di Royal Gala (nei diversi cloni), e poter gestire al meglio i cantieri di raccolta, specie in questo periodo di problemi di manodopera legati a Covid-19, i rischi legati al cracking peduncolare in caso di piogge improvvise, risulta fondamentale. Inoltre, con questa molecola l'obiettivo è quello di migliorare le performance qualitative, ancor più sulle varietà obsolete, con una riduzione degli scarti ed un aumento della qualità del prodotto in campo, così da valorizzare le remunerazioni del prodotto nelle fasi di liquidazione della cooperativa.

"Infine, per i colleghi frigoristi ai quali poi "la palla viene passata" all'atto del ritiro e quindi dello stoccaggio in ULO e/o DCA, la possibilità di stivare frutti raccolti al corretto stadio di maturazione risulta basilare in quanto si ha la sicurezza di una riduzione sostanziale di possibili problemi sul prodotto in frigoconservazione". 
Sarà interessante da questa fase in avanti valutare altresì le applicazioni e quindi i risultati in campo sui cloni autunnali, in primis sulle Red Delicious, specialmente sulle varietà, sugli appezzamenti o in quegli areali produttivi dove gli standard qualitativi "faticano" un pò di più ad essere raggiunti e dove, al fine di "forzare" il grado estetico dei frutti, spesso si va a raccogliere un prodotto già sovramaturo e quindi problematico nel post raccolta. 

L'obiettivo sarà quindi sempre il medesimo: miglioramento della qualità del prodotto in raccolta, rallentando la degradazione dell'amido dei frutti in pianta e quindi, nella speranza che le condizioni ambientali siano favorevoli, elevare gli standard di pezzatura, mantenere un sovracolore brillante dell'epidermide dei frutti, preservare la croccantezza della polpa, ridurre i rischi di cracking o spaccature, tutto ciò tradotto pertanto in un abbassamento delle percentuali di prodotto di seconda qualità e scarto nelle fasi di confezionamento."


Atomizzatore equipaggiato con kit per l'applicazione Harvista. Da sx Fabrizio Vittone (Effe Tech Consulting), Manuele Bettin (AgroFresh), Alex Tallone (Sanifrutta), Michele Tallone (operatore alla guida del trattore)

Mauro Barale, melicoltore piemontese molto attento alle innovazioni di campo, afferma che a seguito delle indicazioni tecniche riportate da AgroFresh assieme ai responsabili tecnici della struttura alla quale conferisce le proprie mele, ha deciso di utilizzare Harvista per agevolare la gestione delle raccolte di Gala. E, a raccolte quasi ultimate, riporta: "La maturazione è stata rallentata come da aspettative, permettendomi di posticipare la raccolta dei frutteti trattati di almeno una settimana, garantendomi di conferire i frutti al magazzino con lo standard qualitativo richiesto. Inoltre, l'estensione della finestra di raccolta mi ha permesso di gestire agevolmente il personale. Inaspettatamente, sui cloni di Gala che hanno una colorazione graduale nel tempo, ho constatato un miglioramento della percentuale di sovracolore".

"A seguito delle suddette considerazioni, sono sicuramente interessato a provare Harvista anche su altre varietà della mia azienda, come per esempio sulle Red Delicious per migliorare la qualità e la pezzatura dei frutti, riducendo il rischio di cascola nel caso di condizioni meteo non favorevoli nei momenti cruciali della raccolta, senza il problema dei giorni di carenza dei prodotti a base NAA utilizzati solitamente. Infine sono altresì interessato a valutarlo su Fuji perché sui secondi e terzi stacchi ho spesso problemi di cracking".