Dopo la disastrosa stagione del radicchio tondo veneto (cfr. Freshplaza del 9/06/2020) i referenti della filiera si interrogano. E Giuseppe Boscolo Palo, direttore dell'ortomercato di Chioggia, dice che basterebbe poco per fare quadrare i conti. "Tre euro al kg, al consumo, per un prodotto tracciato e di qualità, sarebbe un prezzo onesto. Ma di questi tre euro, occorre dividere il 33% per ogni anello: 1 euro al produttore, 1 al confezionatore e logistica, 1 al retail".
La foto è stata scattata in un supermercato del nord d'Italia, ai primi di luglio. "Il costo di 2,70 euro/kg: per un prodotto non Igp, è onesto - aggiunge Boscolo Palo - e se la suddivisione fosse 80 centesimi per ogni passaggio, considerandone 3, tutti sarebbero soddisfatti. Questo prodotto dovrebbe provenire dal Fucino, zona di coltivazione in questo periodo".
Purtroppo si assiste spesso a uno spettacolo poco edificante: pochi centesimi al produttore e il resto della torta suddiviso alla fine della filiera. "Quest'anno, sul Chioggia, è stato un massacro, con una media al Mercato, al produttore, di 15 centesimi/kg nel mese di maggio, contro i 18 del maggio 2019, che comunque era stato negativo. In aprile, il prezzo medio ai produttori è stato di 24 centesimi/kg, contro i 36 del 2019".
Le cose sono andate meglio per il radicchio lungo: ad aprile 2020 1,06 euro/kg, a maggio 2020 73 cent/kg. Nel 2019, ad aprile gli agricoltori avevano ottenuto 91 cent/kg, a maggio 76 cent/kg.