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Lanci di Anastatus Bifasciatus in provincia di Bolzano

Contro la cimice asiatica primo baluardo di 180 ettari

Primi lanci di Anastatus bifasciatus in Sud Tirolo: ieri 10 giugno, a Nalles (Bolzano), si è tenuto il "battesimo" dell'evento con i primi lanci che, in totale, copriranno 180 ettari. Il progetto è frutto della collaborazione tra Consorzio Mela Alto Adige, Gruppo di lavoro per la frutticoltura integrata (Agrios), Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell'Alto Adige e Centro di sperimentazione Laimburg con il supporto operativo di Bioplanet. Poi i lanci sono stati eseguiti anche a Caldaro, Laives, Merano, Lana e Naturno.

"Partiamo con questi primi lanci - spiega a FreshPlaza Harald Weis, presidente di Agrion - per cercare di contrastare sul nascere il problema cimice. Nel 2018 i danni erano stati quasi nulli, nel 2019 abbiamo stimato 25 milioni ma nel 2020 vogliamo bloccare il trend di crescita. Anastatus ha un'efficacia da verificare, ma pensiamo che oscillerà fra il 20 e il 40% di annullamento della cimice asiatica. Poi auspichiamo che anche l'introduzione della vespa samurai contribuisca in maniera determinante: i due insetti utili non si ostacolano ma, anzi, insieme possono sconfiggere il parassita. Con questi primi lanci andremo a coprire circa 180 ettari".

A destra Harald Weis intervistato durante l'evento del 10 giugno 2020

Per ogni ettaro da coprire occorrono circa mille insetti e all'evento era presente anche Stefano Foschi di Bioplanet, la biofabbrica che si è occupata dell'allevamento di Anastatus. Foschi ha ribadito che questi insetti non rappresentano alcuna interferenza con l'essere umano, con gli animali e per l'ambiente in generale, soprattutto in un contesto come quello altoatesino: "La loro moltiplicazione invece favorirà un più rapido ripristino naturale dell'equilibrio ecologico".

"La chimica non dà risultati soddisfacenti - aggiunge Weis - e l'Unione europea ha bandito alcune molecole che avevano una certa efficacia. Così la lotta biologica si conferma l'unica strategia da seguire. E questo ci soddisfa, perché da sempre nel nostro territorio abbiamo optato per scelte moderne, dalla lotta integrata alla confusione sessuale e fino alla lotta biologica".

Alla presenza di numerosi giornalisti, sono intervenuti anche Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige e Robert Wiedmer, coordinatore del Centro di consulenza per la fruttiviticoltura dell'Alto Adige.