L'Andalusia ha battuto un nuovo record di vendite di frutta e verdura all'estero, con 2,192 miliardi di euro esportati nel primo trimestre del 2020. Si tratta di un record assoluto per i primi tre mesi dell'anno, con una crescita dell'8,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.
La regione rafforza perciò la sua leadership nelle esportazioni ortofrutticole spagnole, contando per 2 euro su ogni 5 di vendite nazionali (44%), ben prima della Regione di Valencia (27,3%) e di Murcia (16%).
Mirtilli e cetrioli crescono di più
Nel primo trimestre dell'anno, 8 dei 10 prodotti più esportati dall'Andalusia hanno registrato una crescita. In cima alla classifica si trovano i peperoni, con 410 milioni (18,7% del totale e un aumento del 5,3%). Seguono i pomodori, con 301 milioni (13,7% del totale e un aumento dell'1,5%) e le fragole, con 249 milioni (11,4% del totale e un aumento dello 0,5%).
Al quarto posto troviamo cetrioli e cetriolini, con 238 milioni (10,9% del totale e un aumento del 20,7%). A seguire: lamponi e more, con 148 milioni (6,8% del totale e un calo dell'1,4%); agrumi, con 147 milioni (6,7% del totale); datteri, fichi, ananas, avocado, guaiava, mango e mangostano, con 140 milioni (6,4% del totale e un aumento del 17,8%).
Aumenti significativi in Europa
Tra gennaio e marzo 2020, la crescita si è registrata nei principali mercati esteri, con incrementi in 9 delle prime 10 destinazioni e 16 delle prime 20. Quasi tutte sono europee, anche se c'è stato un aumento del 9% delle vendite anche negli Stati Uniti, diciottesimi in classifica con 10,3 milioni.
La destinazione estera più importante e la terza in crescita tra le prime dieci è la Germania, con 629 milioni (28,7% del totale e un incremento dell'11,9%). Seguono Regno Unito, con 329 milioni (15% del totale e un incremento dell'11,7%), Francia, con 296 milioni (13,5% del totale e un incremento del 5,9%), Paesi Bassi, con 266 milioni (12,1% del totale e il secondo più grande incremento nei primi dieci mercati, con il 14,6%) e Italia, con 112 milioni (5,1% del totale e un calo del 7,2%).
Il sesto principale mercato internazionale è la Polonia, con 104 milioni (4,8% del totale e una crescita dell'8,8%). A seguire troviamo: Belgio, con 59 milioni (2,7% del totale e un incremento del 7%); Portogallo, con 55 milioni (2,5% del totale e un incremento dell'1,8%); Svezia, con 47 milioni (2,1% del totale e un incremento del 4,6%); Svizzera, con 42 milioni (1,9% del totale e il maggiore incremento nei primi dieci mercati, con una crescita del 31%).