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Manodopera nei campi: difficolta' in Sicilia e in Puglia

La pulizia dei piccoli acini è una fase determinate per la qualità dell'uva da tavola, fatta da manodopera straniera che oggi manca all'appello e costringe gli agricoltori a rallentare tutto il lavoro. E' l'allarme di Coldiretti Sicilia sulla base del monitoraggio delle aziende dell'Isola. La manodopera necessaria – commenta il presidente regionale, Francesco Ferreri – è competente in attività molto delicate. Si tratta di una professionalità acquisita negli anni soprattutto dai rumeni che ora mancano all'appello.

L'uva da tavola è una delle prime colture a subire la situazione determinata dall'emergenza Covid 19 – aggiunge il presidente – a cui si somma la mancanza di lavoratori stagionali e per questo serve una riduzione dei passaggi burocratici che possa semplificare i voucher agricoli per dare la possibilità a studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagna. Secondo le ultime rilevazioni Istat la produzione di uva da tavola in Sicilia supera i 3 milioni di quintali e si estende su oltre 15 mila ettari.

Perse 30mila giornate di lavoro in Puglia
La regolarizzazione degli extracomunitari non è risolutiva dei problemi del mondo agricolo anche per i tempi che non combaciano con quelli delle imprese e andrà a sanare la posizione di circa 2mila persone da impiegare in campagna in Italia, perché a beneficiarne saranno soprattutto colf e badanti. E' quanto afferma Coldiretti Puglia nel sottolineare che il problema della mancanza di manodopera particolarmente sentito in Puglia nelle campagne va affrontato con ogni strumento a disposizione, a partire dai voucher semplificati in agricoltura, considerato che sono 30mila le giornate di lavoro andate già perse in agricoltura in Puglia con la chiusura delle frontiere ai lavoratori stranieri per far fronte all'emergenza Coronavirus.

"E' importante aprire il più possibile il mercato alle opportunità di lavoro per gli italiani che rischiano il duro impatto occupazionale della crisi economica da Coronavirus. E per questo è ora necessaria subito una radicale semplificazione del voucher 'agricolo' che possa consentire limitatamente al periodo di emergenza da parte dei beneficiari di ammortizzatori sociali ma anche di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne", afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Fonte: SiciliaRurale / La Gazzetta del Mezzogiorno

Data di pubblicazione: