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Alcune testimonianze dai produttori

Quali andamenti nel settore del pomodoro da mensa?

"Come di consuetudine, in questo preciso periodo dell'anno che va da metà aprile a fine maggio, la richiesta per il pomodoro da consumo fresco è molto elevata e anche quest'anno sembra che l'andamento sia in linea con le stagioni precedenti". Così dichiara Luca Peppe, manager dell'Agripeppe di Fondi (LT).

Da parte sua, Raimondo Formisano della Formisano Frutta Srl di Pagani (SA), dichiara: "Attualmente stiamo registrando una richiesta cospicua da parte della GDO, con un forte aumento dei prezzi. Dal listino del mercato all'ingrosso di Pagani (SA) risultano le seguenti quotazioni: il Marinda va da 3,50 a 4 euro/kg, il ciliegino e Pixel da 2 a 2,30 euro/kg, il datterino 3 euro/kg e per il pomodoro lungo da insalata da 1,70 a 2 euro/kg".

"Diversa è la situazione per la gamma dei colorati: dato lo stallo momentaneo che sta vivendo il settore della ristorazione, i consumi non riescono a decollare e le quotazioni crollano. Finora abbiamo lavorato pomodori siciliani". 

Foto archivio di FreshPlaza

Mariano Di Vito, titolare de La Mafalda Srl di Fondi (LT) e responsabile del progetto di valorizzazione del Torpedino, dichiara: "Da marzo si registrano aumenti delle quotazioni e delle richieste per diverse referenze ortofrutticole, tra cui anche per i pomodori, anche per via del contesto di pandemia. In questa settimana, i prezzi sono ancora più alti e anche le referenze a grappolo stanno andando molto bene. Con il Torpedino siamo in linea con i programmi degli anni precedenti: infatti siamo a fine stagione per il prodotto siciliano e, da maggio, cominceremo la raccolta di quello locale. Anche il prezzo è molto stabile. Sul fronte dell'export, il calo delle richieste è giustificato dalla riduzione dell'offerta produttiva".

Sul fronte della produzione, invece, Roberto Petrillo della Ortored di Fondi (LT) racconta: "Ogni anno produco circa 10/12 ettari di pomodoro, ma il fiore all'occhiello dell'azienda è il Torpedino che interessa il 50% delle superfici aziendali. La restante parte è destinata ad altre tipologie di pomodoro come il ciliegino e il datterino arancione, giallo e rosso, il costoluto e, introdotto da quest'anno, anche l'insalataro. Per questa campagna ho incrementato la produzione dei colorati, anche se destinati a una nicchia di mercato, vista l'elevata richiesta estiva dello scorso anno".

"In definitiva - conclude Mariano Di Vito - viste le buone condizioni climatiche di questa primavera e la vigoria delle piante, si prospetta una buona campagna per il pomodoro da mensa in termini di produzione e qualità. Si spera, nel frattempo, in un miglioramento delle condizioni generali in cui riversa la nostra nazione e il mondo intero".