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Aglio: richiesta in crescita sul mercato europeo

Come tutto il settore ortofrutticolo, anche il comparto dell'aglio procede con un andamento in crescita. "Le scorte europee frigoconservate si stanno man mano esaurendo. Inoltre, c'è molta pressione presso i trasformatori, perché gli ordini sono aumentati e si lavora tutti al massimo delle capacità". A dichiararlo è Antonio Tuccillo, amministratore della Agrimpex Farming Srl, azienda specializzata nella distribuzione di aglio sul mercato italiano.


Aglio fresco egiziano.

"In più c'è l'handicap del Covid-19: i trasporti sono rallentati, gli addetti ai lavori sono costretti a operare con l'osservanza di tutte le precauzioni possibili per contenere il contagio, e questo naturalmente rallenta le attività" continua Tuccillo.

"La preferenza dei consumatori, in questi tempi, si rivolge soprattutto all'aglio di origine europeo. Al contempo, si è registrata scarsità di aglio cinese e ciò ha contribuito al sensibile aumento dei prezzi".


Aglio fresco egiziano.

Secondo Tuccillo, la situazione sarà ancora in crescendo perché è lontana la raccolta europea, che non avverrà prima di 5-7 settimane. "In Spagna, maggiore paese europeo produttore e fornitore di aglio, si pensa alla manodopera che occorrerà per eseguire i lavori di taglio del gambo e delle radici, che avvengono in campo, e che normalmente erano effettuati da lavoratori provenienti da Romania e Marocco, tra gli altri. Ci si chiede quindi: sarà reperibile questo tipo di operai? Ci saranno canali sicuri perché possano raggiungere i campi spagnoli per effettuare le operazioni?".

"Nel frattempo, abbiamo già rifornito i mercati con aglio fresco di origine egiziana, a quotazioni sensibilmente più basse. I consumi sono molto limitati. Il 90% delle vendite, in questi periodi, è sempre legato all'aglio secco".


Aglio fresco egiziano.

"L'emergenza Coronavirus sta realmente preoccupando tutto il mondo e, nello specifico, anche il nostro piccolo comparto dell'aglio - conclude l'amministratore della Agrimpex Farming - Intanto, siamo tutti doverosamente a casa e ci rechiamo al lavoro lo stretto necessario, sempre provvisti di ausili individuali, quali mascherine e guanti, e di nuove abitudini, ovvero il distanziamento".