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L'Alternaria alternata rappresenta una tra le piu' importanti fitopatie

Le malattie del melograno

La crescente diffusione della coltura del melograno avvenuta negli ultimi dieci anni, sia in ambito italiano che europeo, ha messo alla luce tutte le problematiche di carattere fitopalogico che colpiscono tale coltura e i cui effetti si manifestano sia a produzione in atto sia in postraccolta, compromettendo la commerciabilità e la shelf-life del frutto.

Partendo da questa constatazione, abbiamo contattato Gaetano Tirrò, esperto agronomo, oltre che produttore di melagrane e vivaista attivo nel settore, per comprendere meglio quali siano le malattie più importanti del momento su melograno. Abbiamo anche cercato di comprendere quali possano essere le migliori soluzioni per arginare tali problemi.

Gaetano Tirrò

"Benché nel corso degli ultimi anni si sia verificato un significativo aumento delle superfici coltivate e un apprezzamento del prodotto sui mercati nazionali e internazionali – dice Tirrò - l'aumento dei principi ammessi su tale coltura non ha seguito la stessa tendenza. L'utilizzo di mezzi di lotta chimici continua a essere un fattore cui gli agricoltori devono prestare molta attenzione, se non si vuole correre il rischio che il prodotto non sia conforme e quindi non commercializzabile. I principi attivi attualmente autorizzati sono il rame e lo zolfo; tale elenco è in costante aggiornamento e l'utilizzo di alcuni prodotti è concesso in deroga solo per determinati periodi. E' consigliabile quindi consultare le apposite banche dati, prima di effettuare un intervento di difesa".

Albero interessato da Coniella Granati

Ma quali sono i problemi principali su melograno?
"Le problematiche di maggiore importanza e frequenza - risponde l'esperto - sono rappresentate, al momento, da Alternaria, Coniella Granati, Pennicilium e Botritis Cinerea. Il cuore nero (black heart) o marciume molle, nomi con cui solitamente è conosciuta l'Alternaria alternata, rappresenta certamente una malattia tra le più importanti e subdole del melograno. L'infezione avviene durante il periodo della fioritura, in cui il patogeno penetra all'interno del calice fiorale, si sviluppa e provoca il marciume degli arilli, mentre l'epidermide rimane pressoché intatta. Accade quindi che il frutto venga raccolto, commercializzato e ci si renda conto della presenza del patogeno solo nel momento in cui il frutto viene aperto, ciò che può essere giustamente causa di possibili contenziosi con l'acquirente".

Foto: sintomi di cuore nero causati da Alternaria Alternata, con segni di evasione di micelio scuro all'interno dei frutti. La diffusione del micelio si estenderà fino a interessare tutto il frutto e il colore sarà nero.

Cosa bisogna fare affinché ciò non accada?
"Bisogna adottare delle corrette tecniche agronomiche, un attento monitoraggio dell'impianto durante l'anno - spiega l'agronomo - e l'adozione di personale esperto durante la raccolta. In tal modo si potranno sicuramente limitare non solo il propagarsi della malattia ma anche il rischio di avere un prodotto declassato, quando venduto. Il frutto non presenta delle evidenti tracce del patogeno, ma ci sono delle piccole caratteristiche che rendono più facile e immediato il riconoscimento di un frutto colpito".

Come riconoscere un frutto colpito dal cuore nero?
"La buccia si presenta rugosa, soprattutto nella zona infetta – rivela il professionista, che fornisce anche una soluzione al problema - Tenendo il frutto tra le mani, si noterà che il peso è inferiore rispetto a quello di uno sano, se immerso in acqua galleggia, e, se l'infezione non ha ancora interessato tutto il frutto, il peso non sarà uniformemente distribuito. Considerato che gli interventi di difesa chimica sono fortemente limitati dalla scarsità di principi attivi registrati e che ancora non è stato trovato un rimedio davvero efficace, bisogna cercare di ridurre la carica di inoculo, effettuando un intervento con prodotti cuprici sul bruno nel periodo invernale. Per ridurre la carica di inoculo è fondamentale rimuovere, durante la potatura, tutti i frutti mummificati ancora sulla pianta".

Foto: frutti mummificati

Queste misure valgono per tutte le varietà, indistintamente?
"Nell'ambito del panorama varietale – chiarisce Tirrò - si riscontra una differente suscettibilità. Ho riscontrato una incidenza minima su Valenciana e, pressoché nulla, su Primosole. Mentre la Wonderful e la Parfianka sono quelle su cui ho riscontrato una maggiore presenza. Ho inoltre rilevato come l'abbassamento della temperatura e l'aumento accelerino lo sviluppo del micelio, per cui evito di ritardare la raccolta".

Contatti:
Azienda Agricola Gaetano Tirrò
Melograno dell'Etna
Strada Statale 192 - Km 77.300
Contrada Fontanazza
95045 Misterbianco (CT)
Tel.: +39 338 1398480
Email: info@gaetanotirro.com
Web: www.gaetanotirro.com