Una donna impegnata a portare avanti, insieme ai suoi soci, l'azienda di famiglia e che, nonostante l'emergenza Coronavirus, continua a lavorare, prendendo tutte le precauzioni del caso. Ma anche una mamma lavoratrice che, come tante, almeno fino al 3 aprile avrà a casa la propria bimba e che non spera altro che di poter tornare alla normalità quanto prima.
"Fino a tutta la settimana scorsa, l'impatto del Coronavirus è stato minimo sulla nostra attività e i clienti lamentavano per lo più ricavi inferiori – dichiara Alessandra Di Maio di CO.SER – Questa settimana, invece, è iniziata in maniera diversa, a causa del diffondersi del virus e delle restrizioni crescenti. I clienti più piccoli, che vendono ai mercati locali, chiaramente sono quelli che stanno affrontando le maggiori difficoltà".
"La nostra clientela, però, è rappresentata maggiormente da aziende agricole che vendono all'estero e dalla grande distribuzione e, per il momento, questi non hanno problemi reali. Sembra che l'unico aspetto negativo sia il timore di una chiusura dei loro canali con l'estero o di problemi nella circolazione delle merci, che fortunatamente per il momento non sussiste. Fino a quando i prodotti agroalimentari continueranno a circolare, i danni nel settore dovrebbero rimanere limitati", continua Alessandra.
Preventivi con accettazione sospesa
L'azienda CO.SER si occupa di produzione di serre in ferro-plastica (sia copertura in film plastico che in materiale semirigido) ed è specializzata nella realizzazione di strutture anche per altri settori, come quello floricolo e vivaistico, nonché serre fotovoltaiche e magazzini.
"Nell'attesa di capire l'evolversi della situazione Coronavirus, questo clima di incertezza si traduce per noi in preventivi con accettazione sospesa – segnala la manager – Chiaramente tale incertezza pesa sugli investimenti e, di conseguenza, sulla costruzione di nuovi impianti serricoli".
"Fare previsioni in questo contesto è difficile. E' una situazione nuova per tutti. Solo nei prossimi mesi sarà possibile decifrare l'impatto di questo virus per la nostra azienda. La durata dell'emergenza e dell'incertezza ad essa collegata, infatti, è il fattore al momento più rilevante".
Infine Alessandra dichiara: "Speriamo, come tutti del resto, in un veloce contenimento della diffusione del virus per tornare alla normalità".
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