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Il pomodoro oggi e domani: le sfide per il comparto siciliano

Il mercato del pomodoro, a livello europeo e globale, è in continua evoluzione. Alcuni segmenti crescono, altri invece diminuiscono. Paesi un tempo marginali occupano spazi sempre più rilevanti, spesso a spese dell'Italia.

In tutto questo, il nostro Paese e in specie la Sicilia (che da sola rappresenta il 35-40% dell'intera produzione di pomodoro per il consumo fresco) può ancora svolgere un ruolo?

Per esaminare le tendenze, le sfide e le opportunità in questo settore sempre più diversificato, Enza Zaden ha organizzato nel cuore della produzione orticola siciliana cioè a Vittoria, in provincia di Ragusa, un incontro sul tema, ospitato presso la sede della PromoTer Group.

Il banco dei relatori. Da sinistra: Trentini, Davino, Gigli (moderatrice), Tommasi Rosso

Il parterre dei relatori, di altissimo livello, ha visto la partecipazione di Hans-Christoph Behr dell'agenzia tedesca di ricerche di mercato AMI, del direttore generale di Valfrutta Fresco Stefano Soli, del consulente ortofrutticolo Luciano Trentini, del professor Davino dell'Università degli Studi di Palermo. Le comunicazioni finali sul tema del packaging sostenibile sono state affidate allo sponsor Novapack.

Nel mercato europeo, si segnala una tendenza alla crescita dei segmenti di specialità cherry/cocktail rispetto al classico pomodoro tondo o a grappolo. I due giganti indiscussi nelle forniture di pomodoro fresco rimangono la Spagna e soprattutto i Paesi Bassi, dove la produzione in serre riscaldate e illuminate artificialmente ha consentito un ampliamento a 365 giorni l'anno nell'offerta di alcuni pomodori. L'Italia rimane il primo paese europeo per volumi di pomodoro trasformato, ma è chiaro che il segmento a vero valore aggiunto è quello del fresco.

Qui bisognerebbe comprendere come agire per mantenersi competitivi, anche alla luce delle crescenti importazioni nella UE da parte dei paesi terzi, primo fra tutti il Marocco (paese nel quale, tra l'altro, non mancano gli investimenti da parte di operatori europei del pomodoro)

Dall'analisi di Behr emerge comunque un dato chiaro e cioè che il pomodoro costituisce la prima referenza orticola nei consumi vegetali di tutti i Paesi europei (tranne che in Gran Bretagna, dove al primo posto figurano le carote), e che l'indice di penetrazione del pomodoro nei paesi del nord Europa è molto inferiore rispetto a quelli mediterranei. C'è dunque un margine di crescita, a prezzi spesso molto remunerativi. Ma servono politiche commerciali mirate.

Su queste ultime si è soffermato Stefano Soli, individuando i punti di forza e di debolezza della produzione siciliana e fornendo anche un quadro circa le tendenze di fondo. Un altro aspetto da non sottovalutare, e che ha connotato la relazione di Luciano Trentini, è l'evoluzione della demografia mondiale. Anche qui ci sono da porre alcune questioni vitali circa le aree del mondo in cui il consumo di pomodoro fresco potrebbe crescere, vista la quasi totale saturazione del mercato nazionale, dove l'indice di penetrazione del pomodoro (primo ortaggio nel paniere degli acquisti vegetali) è già al 98%.

Oltre alle sfide generali derivanti dalle tendenze globali e dalle segmentazioni commerciali, il produttore siciliano si trova oggi alle prese anche con nuovi nemici, primo fra tutti il virus ToBRFV (Tomato Brown Rugose Fruit Virus). Il professor Davino dell'Università degli Studi di Palermo, che è oggi all'avanguardia nello sviluppo di strumenti diagnostici per rilevare questo virus, ha illustrato alla platea le caratteristiche del patogeno, i sintomi attraverso i quali riconoscerlo prontamente e tutte le misure preventive per impedirne la diffusione. Il virus e infatti molto rapido nel contaminare il materiale vegetale ed è quindi opportuno attuare un'accurata serie di misure che devono però coinvolgere ogni anello della filiera.

Sulla sostenibilità degli imballaggi e su quanto sia insostenibile l'eliminazione tout court della plastica dall'industria alimentare, senza un'accurata analisi scientifica di partenza, sono intervenuti Lisa Pisani e Francesco Tommasi Rosso di Novapack.

A conclusione dei lavori, gli allievi della sezione alberghiero dell'Istituto Superiore "G. Marconi" di Vittoria hanno allestito una serie di degustazioni.

Torneremo sugli argomenti illustrati nell'evento in successivi articoli in programmazione nei prossimi giorni. Stay tuned!