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L'esperienza di una cooperativa della provincia di Taranto

Arance: la campagna termina con un mese di anticipo

Dagli inizi dello scorso autunno, si parla molto della drastica riduzione produttiva che ha interessato un po' tutti gli areali agrumicoli del Mediterraneo. Durante l'attuale campagna, arance e clementine (in particolar modo quest'ultime) sono scarseggiate, sugli alberi, e di conseguenza sui banchi dei punti vendita, con notevole incremento delle quotazioni. Molte aziende hanno terminato la commercializzazione delle clementine già da tempo e ora sono sempre più quelle che spengono gli impianti di lavorazione, con la chiusura pure della campagna arance.

A tale riguardo, abbiamo intervistato la ClemjPuglia, cooperativa operante dalla provincia di Taranto, una delle area a forte specializzazione agrumicola, dove però, per quest'anno, si è avuta una riduzione della produzione del 70% per il clementine e di oltre il 40% per le arance.

"Mettiamo fine anche a questa campagna 2020 con un mese di anticipo rispetto allo scorso anno, per ritornare poi nuovamente operativi già dal prossimo settembre con la varietà precoce Miyagawa. Infatti, mentre nel 2019 abbiamo chiuso con arance e Mandalate a fine marzo, quest'anno tiriamo le somme già prima della fine di febbraio". Lo spiega Nunzio Casamassima, responsabile commerciale della cooperativa tarantina.

"Tutto sommato, i prezzi non sono stati poi eccessivi, come invece si è verificato per le clementine durante tutta la campagna. Ci saremmo aspettati sicuramente più interesse da parte dei mercati, ma quello che è mancato, forse, è stato proprio un consumo costante e ingente di arance".

"A preoccuparci, ora, è l'andamento climatico mite delle ultime settimane, il quale sta già rimettendo in moto la vegetazione delle piante. Eventuali gelate, che non possono essere considerate tardive visto il periodo ancora invernale, potrebbero compromettere nuovamente la prossima stagione produttiva".