Il mercato svizzero si presenta molto vantaggioso per le imprese italiane poiché presenta un buono scenario macroeconomico, buone prospettive di mercato, un'elevata disponibilità a pagare la qualità dei prodotti. Infatti, nel 2019, la variazione in valore delle importazioni è aumentata del 2,2% mentre quella in quantità ha avuto un incremento dello 0,6%
La Germania è il primo paese da cui la Svizzera importa prodotti, per un controvalore di 91,4 milioni di euro, segue poi l'Italia con 78,4 milioni di euro; l'Italia si presenta come il primo competitor in crescita per quanto riguarda la quota di mercato in Svizzera, con +0.4 punti percentuali.
In Svizzera, che si tratti di cucina stellata e gourmet o che si tratti di una semplice trattoria, è forte la tendenza all'acquisto di ortofrutta di qualità, con particolare predilezione per le referenze made in Italy.
Queste sono infatti considerate buone, sane, sostenibili ed etiche, tanto che i ristoratori svizzeri, nonostante gli ampi margini logistici che gravano sui prezzi di acquisto, preferiscono acquistare il prodotto italiano a un prezzo elevato per assicurare ai propri clienti un'esperienza di gusto irripetibile grazie alla scelta di materie prime di qualità.
Afferma un ristoratore svizzero: "Scelgo accuratamente le materie prime dei miei piatti e la frutta e la verdura nel mio ristorante devono essere esclusivamente italiani. I miei fornitori già conoscono il mio target di prodotto e, con cadenza settimanale o infrasettimanale, mi consegnano le merci. Non ho un ristorante stellato, ma voglio che i miei clienti mangino prodotti sani e gustosi".
Tutto ciò fa ben intuire come l'export dei prodotti ortofrutticoli italiani in Svizzera non sia soltanto legato al tradizionale rifornimento della GDO, nonostante questo occupi una quota significativa; è in forte crescita l'export per il rifornimento del canale ho.re.ca. A testimonianza di ciò si contano innumerevoli imprese che importano i prodotti italiani e li distribuiscono in Svizzera.