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La campagna dei carciofi siciliani e' alle prime battute

La stagione dei carciofi siciliani è alle primissime battute e, per fare un qualsivoglia bilancio, è davvero ancora presto. Tuttavia, è possibile intuire l'orientamento del mercato che, per la fase iniziale in cui si trova la produzione, non è dei peggiori, considerati i due anni precedenti da cui esce il settore. A darci qualche dritta è Enzo Rametta, storico nome del settore ortofrutticolo siciliano che qualche idea ha già avuto modo di farsela.

Enzo Rametta

"Gli ultimi due anni sono stati davvero disastrosi per la produzione dei carciofi – esordisce l'esperto – e quest'anno potrebbe essere l'ultimo per molte aziende della Sicilia Orientale impegnate in queste coltivazioni, se non si verificherà una consistente discontinuità con il passato recente".

"Ma pare che qualcosa si stia muovendo sotto il profilo dei prezzi, che non vanno troppo male. Si parla di circa 32 - 40 centesimi di Euro a carciofo all'ingrosso, oppure da 8 a 10 Euro a fascio, presso il Maas di Catania. Ma è chiaro che se il clima non ci aiuta con i consumi, i prezzi sono destinati a subire una flessione, come già abbiamo avuto modo di notare con il bel tempo di questo scorso pre-weekend ".

Il carciofo è una referenza il cui consumo segue abbastanza l'andamento del freddo: più le temperature sono basse, tanto meglio si vende questa referenza.

"Da punto di vista produttivo – continua Rametta – l'annata si presenta non troppo bene. Non abbiamo problemi di fitopatie, ma abbiamo avuto qualche difficoltà derivante dalle piogge eccessive che hanno influenzato negativamente le produzioni, riducendole del 15 -20%. Si fa sentire la concorrenza della produzione pugliese che sta arrivando in tutta Italia; a breve, avremo anche l'arrivo del carciofo di provenienza nordafricana".

Di che tipo di coltivazione si parla, quando si tratta degli areali della Sicilia Orientale?
"I nostri areali sono quelli che vanno da Catania a Ramacca – spiega il commerciante - per finire a Caltagirone e Niscemi (CL). Si tratta di zone molto specializzate e che, assieme ad altre in province diverse, rappresentano un po' la storia del carciofo. La coltivazione, da noi, prevede la messa a dimora di circa 10000 piante per ettaro e ogni pianta produce circa 12 carciofi. I costi d'impianto si aggirano su circa 5000 Euro a ettaro".

Ma perché il carciofo è così apprezzato dai consumatori?
Il carciofo presenta caratteristiche organolettiche di particolare corposità e dolcezza. Ottimi da novembre a giugno, i carciofi sono ortaggi eccezionali per digeribilità e proprietà terapeutico-nutrizionali. Privi di colesterolo e di lipidi, apporto pochissime calorie, apportando una elevata quantità di fibra, contenuti significativi di ferro, zinco, rame, potassio, calcio e un'abbondante presenza di vitamina A, C e vitamine del complesso B.

L'Italia è la prima produttrice mondiale di carciofo, con una quota del 54% sul totale.