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Cambiamenti climatici: oltre 460 tempeste dall'inizio dell'estate

L'estate 2019 rischia di essere la piu' calda di sempre

Se la primavera 2019 è stata particolarmente fredda, con forti temporali e altri eventi calamitosi che hanno messo a dura prova diverse coltivazioni, l'estate che si appresta a concludersi sembra essere stata caratterizzata da temperature particolarmente afose che si sono protratte anche per settimane intere, specie nel Centro Sud della nostra penisola.

Dopo il recente mese di giugno più caldo della storia in cui, secondo alcune stime, la colonnina di mercurio ha registrato un aumento di 0,1 gradi rispetto al precedente record fissato nel 2016, anche luglio 2019 è stato etichettato come il mese più rovente degli ultimi 140 anni. Infatti, dalla costellazione dei satelliti europei del Copernicus Climate Change Programme, la temperatura sembra aver sfiorato gli 1,2°C sopra il livello del periodo pre-industriale.

Un fenomeno che non è soltanto legato all'aumento delle temperature, ma anche al verificarsi di eventi atmosferici sempre più violenti, quali acquazzoni, trombe d'aria e grandinate. Infatti, temperature più alte significano molta più energia nell'atmosfera e nel mare.

A farne le spese è anche l'intero comparto agricolo. In un articolo di Greenkiesta si legge che sono oltre 460 le tempeste, il 75% in più rispetto allo scorso anno (circa 11 al giorno), che si sono abbattute dall'inizio dell'estate sul nostro Paese, mettendo così in ginocchio le coltivazioni. Danni alle colture, cali di produzione, danni alle infrastrutture che portano a serie perdite economiche per diversi agricoltori, già in difficoltà su altri fronti.

Sebbene anche agosto sia stato un mese particolarmente caldo, occorrerà attendere ancora qualche altro giorno per capire se, in questi tre mesi estivi del 2019, si siano raggiunte temperature record e iniziare a preoccuparsi seriamente circa i fenomeni legati al surriscaldamento del pianeta, nonostante gli accordi di Parigi, siglati da 195 paesi, stabiliscano di dover limitare, entro la fine del secolo, il global warming entro i 2°C.