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DNA barcoding per tracciare le piante medicinali e aromatiche dal campo al prodotto finito

Il metodo Barcoding si basa sull'uso di una piccola sequenza di DNA, estrapolata dal genoma, per l'identificazione univoca delle diverse
specie. Questa sequenza, come un codice a barre genetico, permette la catalogazione e l'identificazione dei prodotti allo stesso modo dello scanner di un negozio che distingue i diversi prodotti tramite il codice a barre.

Le piante medicinali e aromatiche (MAP) e i loro preparati sono prodotti utilizzati in medicina, cosmetica e industria alimentare, appartenenti a piante, funghi, alghe o licheni. Tali prodotti sono preparati utilizzando piante o loro parti per sfruttare le loro proprietà terapeutiche e salutari (ad es. composti antiossidanti, antinfiammatori), nonché il loro sapore o profumo.

Secondo un rapporto pubblicato dalla Persistence Market Research, il mercato globale degli integratori a base di erbe aveva un valore di 40 miliardi di USD nel 2017 e dovrebbe raggiungere una valutazione di mercato superiore a 65 miliardi di USD entro il 2025. Negli ultimi anni, il crescente consumo di integratori alimentari naturali e la crescente consapevolezza dei consumatori in merito ai benefici salutari di questi prodotti hanno progressivamente migliorato il mercato delle MAP.

"Sebbene il mercato globale degli integratori alimentari sia in crescita, insieme alla domanda di prodotti erboristici di alta qualità, i casi di frode e di adulterazione rimangono un problema di sicurezza comune di interesse globale - spiegano i ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca - Negli ultimi anni, l'approccio del codice a barre del DNA (DNA barcoding) è stato proposto come valido metodo di identificazione ed è ora comunemente usato nell'autenticazione di prodotti erboristici ed alimentari".

Gli stessi ricercatori hanno valutato se il DNA barcoding possa essere applicato per tracciare le specie vegetali dalla materia prima iniziale ai prodotti commerciali finiti. Per lo studio, sono stati selezionati 28 fitoestratti, ottenuti attraverso tre diversi metodi di estrazione (macerazione, percolazione e sonicazione) con solventi diversi (etanolo, acqua deionizzata e glicerolo). Inoltre, sono state scelte sei specie vegetali per le quali sono stati raccolti e analizzati tutti i composti intermedi della produzione industriale.

"Abbiamo sequenziato e analizzato la variabilità della sequenza nelle regioni marker di DNA barcoding (psbA-trnH, ITS) e minibarcoding (rbcL 1-B). I fitoestratti ottenuti mediante trattamento idroalcolico, con la percentuale più bassa di etanolo (<40%) e lavorazione acquosa, alla temperatura più bassa, hanno avuto un tasso maggiore di sequenziamento e successo nell'identificazione - sottolineano i ricercatori - Questo studio dimostra che il DNA barcoding è uno strumento utile per la tracciabilità delle piante medicinali e aromatiche  e fornirebbe ai consumatori prodotti erboristici sicuri e di alta qualità".

Fonte: Jessica Frigerio, Tommaso Gorini, Andrea Galimberti, Ilaria Bruni, Nicola Tommasi, Valerio Mezzasalma, Massimo Labra, 'DNA barcoding to trace Medicinal and Aromatic Plants from the field to the food supplement', 2019, Journal of Applied Botany and Food Quality, Vol. 92, pag. 33-38.