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Puglia e Sicilia registrano un incremento dei consumi

Canale horeca: la destinazione alternativa per frutta e verdura in estate

Con l'arrivo delle alte temperature, oltre all'aumento dei consumi di frutta e verdura tipicamente estiva, cresce anche il desiderio di abbandonare le calde e afose città italiane per spostarsi verso i luoghi di villeggiatura. FreshPlaza, intenzionata a fare un'analisi sul canale horeca in questo determinato periodo dell'anno, ha intervistato Giorgio Mercuri, presidente nazionale di Fedagri-Confcooperative.

"E' un canale, quello horeca, che fornisce ottime risposte, dato anche l'incremento delle presenze sul territorio. Per alcuni prodotti si registra un grande interesse, soprattutto nei mesi estivi, periodo in cui il turismo è più concentrato nelle regioni meridionali".

"Se, ad esempio - dice Mercuri - pensiamo alle verdure, il mercato horeca è maggiormente interessato ai prodotti surgelati, con note aziende italiane (come Orogel, Fruttagel e tante altre) tra i principali fornitori per questo canale. Per il comparto della frutta, invece, vi è un mercato segnato anche dalle abitudini alimentari dei visitatori: mentre in Italia c'è l'abitudine al consumo di frutta dopo i principali pasti, negli altri Paesi il consumo di frutta avviene sopratutto in momenti diversi della giornata. Pertanto, specie per le prenotazioni di turisti esteri, possiamo trovare menù in cui la consumazione di frutta non è propriamente prevista".

"Il canale horeca mostra una crescita proprio in estate. Il periodo di massimo consumo è dal 20 giugno fino a tutto settembre, registrando poi, al termine della stagione estiva, comunque un consumo ordinario di frutta e verdura nelle strutture ricettive".

Mercuri sottolinea: "Il canale horeca offre prezzi più alti rispetto alla GDO, motivo per cui viene incoronato come uno dei settori premianti, nel quale molte aziende sono entusiaste di entrare. Allo stesso tempo, questo canale punta all'elevata qualità e alla distinguibilità dei prodotti. Oggi, molte imprese agricole scelgono di collaborare addirittura senza interpellare il mercato generale. Le aziende che intendono lavorare per l'horeca per un periodo relativamente lungo, è necessario che abbiano la capacità di predisporre il groupage dei prodotti. In questo modo, non si lavora più con diverse pedane per singola referenza, come avviene quando si rifornisce la GDO, ma ci si organizza per lavorare con carichi costituiti da più prodotti su una stessa pedana. Quanto più si è in grado di diversificare l'offerta dei prodotti, tanto più si entra facilmente in questo mercato".

"Durante i mesi estivi, nelle aree del nord Italia, svuotate dalle partenze per le pause estive, i mercati generali riescono a distribuire meno merce rispetto ai periodi precedenti. Mentre da un lato si nota la diminuzione degli ordinativi della GDO in Italia settentrionale, specie nelle grandi città, dall'altro è evidente un maggior consumo nelle aree litorali, dove affluiscono i turisti".

"Attualmente - conclude Mercuri - la Puglia e la Sicilia (segue la Calabria), hanno registrato la crescita maggiore, sull'onda dell'attrazione turistica. La Basilicata mantiene gli standard di consumo, senza almeno per ora registrare una maggiore domanda da parte delle strutture ricettive".