Attualmente, il mercato delle cipolle viene descritto come monotono e costoso. "La domanda è incredibilmente limitata e i prezzi ai produttori sono su un livello tale che non vale neanche la pena. Perfino alcuni imballatori hanno smesso di lavorare per mancanza di redditività". A dichiararlo è Matijn van Damme, della ditta Dacomex, con sede a Sint-Maartensdijk, Paesi Bassi.
"C'è solo un po' di domanda dall'Europa, per esempio dal Regno Unito e alcune partite vengono spedite in Germania, ma presto il paese passerà alle cipolle d'importazione - continua Martijn - Inoltre, alcuni volumi più piccoli di cipolle vengono inviati in Europa dell'Est, prevalentemente i lotti che presentano qualche difetto. In ogni caso, i prezzi per le cipolle migliori sono talmente alti che quasi tutte le destinazioni si sono fatte indietro. Alternative a prezzi più bassi, infatti, si trovano praticamente ovunque".
"Attualmente, per i bulbi di buona qualità, i produttori ricevono 0,40-0,46 euro, con un prezzo a balla di 0,43-0,44 euro per le cipolle di medie dimensioni. I lotti di qualità leggermente più bassa venduti in Europa dell'Est ricevono prezzi tra 0,30 e 0,35 euro. Lotti di buona qualità sono ancora disponibili Tuttavia, sono poche le transazioni che si stanno effettuando al momento".
"In vista del prossimo Ramadan (5 maggio-4 giugno 2019) ha si è generata un po' di speculazione, dal momento che l'Africa acquista tipicamente più volumi durante tale periodo. Gli ordini per l'inizio del Ramadan sono stati spediti, ma questi volumi d'esportazione sono comunque risultati un po' deludenti. Tutto sommato, visti gli scarsi margini, è una fortuna che la domanda rimanga contenuta bassa - conclude Martijn - l'equilibrio tra domanda e offerta è andato completamente perduto".
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