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Esportatori di cipolle dell'emisfero sud approfittano della carenza di prodotto in Europa

L'associazione della Tasmania per la facilitazione dell'export ortofrutticolo (Tasmanian Fruit & Vegetable Export Facilitation Group) sostiene che i prezzi delle cipolle, in Europa e nel Regno Unito, sono considerevolmente aumentati per la merce contrattata dall'emisfero australe.

Ian Locke, facilitatore per l’esportazione, dice che la mancanza di 1,2-1,5 milioni di ton di cipolle è tale, che la fornitura dall'Australia non sarà sufficiente.

"La carenza di cipolle in tutta Europa e nel Regno Unito è indicativa -  dice - Tuttavia, bisogna ricordare che stiamo parlando di una carenza di cipolle dorate, e non di tutte le cipolle. Le cipolle bianche, gialle e rosse, in un certo senso non subiranno un grande impatto, e le importazioni da Paesi come Spagna, Egitto e Cina andranno a colmare qualsiasi gap dovesse verificarsi nelle cipolle bianche e gialle".

Quest'anno sono molto richieste le cipolle dorate, come quelle coltivate in Tasmania e Nuova Zelanda: servono però bulbi che siano adatti a viaggiare su lunghi tragitti e che abbiano una buona conservabilità. Un vecchio adagio che gira nel settore ortofrutticolo recita che un'oscillazione del 10% nella domanda o nell'offerta comporta un'oscillazione del 40% dei prezzi: il che si è puntualmente verificato in questa stagione delle cipolle.

Ogni anno AUSVEG e Hort Innovation pubblicano le statistiche sulle esportazioni di cipolle, che risultano in diminuzione, ma si spera che quest’anno possa rappresentare un punto di svolta per il settore.

"Negli ultimi anni, le esportazioni di cipolle dorate, in particolare quelle provenienti dalla Tasmania, sono diminuite drasticamente", ha affermato Locke. "A tal punto che forse alcuni esportatori hanno visto collassare tutte le masse critiche più importanti. Ma quest'anno potrebbe rappresentare un punto di svolta e mi aspetto che i volumi delle esportazioni ricomincino a salire, e questa è una grande notizia."

Locke dice che il mercato dell'emisfero settentrionale si è aperto alle cipolle dorate australi già dalla metà degli anni '80, e nell'ultimo trentennio ci sono stati anni buoni e cattivi, ma la domanda non è mai mancata.

"L'Europa in genere richiede un calibro 40/60 o 50/70, mentre l'Asia preferisce le pezzature 65/75, 75/85 e oltre. L'esportazione non va da sola: ci sono pochi esportatori di cipolle che siano specializzati solo e unicamente in questo articolo; ciò si verifica non solo in Australia, ma nella maggior parte dei Paesi del mondo".

Mentre la destinazione è certamente importante, il Tasmanian Fruit & Vegetable Export Facilitation Group afferma che una fornitura ottimale di cipolle sta nel giusto equilibrio tra la qualità e la tempistica di trasporto.

"Alcuni mercati iniziano presto, mentre altri sono più in ritardo nella stagione", ha detto Locke. "I bravi esportatori trovano, nel corso della stagione, il giusto equilibrio rispetto a tutte queste considerazioni relative all'offerta e alla domanda presenti sul mercato. Remunerativo non è un termine utilizzato molto spesso nell'industria ortofrutticola, in particolare nell'esportazione che, invece, ogni anno rifornisce i mercati, attraverso un impegno costante basato su requisiti come qualità, sicurezza alimentare, sostenibilità, affidabilità, competitività, flessibilità e riconoscimento del marchio". 

Mentre per i coltivatori della Tasmania e della Nuova Zelanda, le rispettive stagioni variano dal punto di vista del clima e della qualità, Locke dice che l'acquirente straniero non distingue necessariamente le due fonti, poiché, nel quadro generale, sono entrambi fornitori di cipolle dell’emisfero meridionale.

"La Nuova Zelanda è un esportatore importante. A seconda dell'annata, se si fa un confronto generalizzato, la Nuova Zelanda esporta circa 4 volte il volume dell'Australia. Nel mercato delle esportazioni, è corretto dire che la Tasmania e la Nuova Zelanda abbiano un prodotto qualitativamente simile".

Con il sostegno del governo statale e federale, insieme alle principali aziende del settore, Locke afferma che il Gruppo collabora con le parti interessate per aumentare le competenze dei coltivatori nel settore delle esportazioni, individuare delle opportunità che aggiungano valore alla loro attività, e affrontare le problematiche di accesso al mercato, non solo per le cipolle ma per tutte le referenze ortofrutticole.

Per maggiori informazioni
Ian Locke
Tasmanian Fruit & Vegetable Export Facilitation Group
Phone: +61 438 911 319
ian.locke@tasfruitveggroup.com.au

Data di pubblicazione: