I prezzi sono molto buoni e le scorte dovrebbero continuare al massimo per un mese. Ma solo grazie alle importazioni che vanno a compensare la mancanza di bulbi italiani. Questo il parere di Giampiero Valdinoci di Futuragri (Cesena), produttore e operatore commerciale del settore cipolle e ortaggi.
Giampiero Valdinoci a Fruit Logistica
"Ogni anno semino 40 ettari di cipolle - afferma Valdinoci - e quest'anno abbiamo raccolto ottime soddisfazioni, a differenza di altre annate. I prezzi sono partiti subito bene e sono andati in crescendo. Ciò è da imputare alla mancanza di prodotto in alcune nazioni del nord Europa, come Paesi Bassi e Germania".
A livello italiano, la produzione è stata quasi simile rispetto ad altre annate e ciò è andato a vantaggio dei produttori. "I prezzi sono partiti bene fin dalla raccolta - entra nel dettaglio Valdinoci - con 25 centesimi/kg per la gialla e 30 per la rossa. Naturalmente parlo di prima qualità e ottimo calibro".
In queste settimane, in Italia, a causa della mancanza di prodotto rispetto alla richiesta, si importa anche da Francia e Austria. L'operatore spiega che la cipolla in Big Bag può costare anche 60 cent/kg. "Ho ancora della produzione nostrana e i calibri maggiori sono quotati attorno a 50 cent in natura".
Circa le prospettive per la prossima campagna, Valdinoci non crede si saranno grosse differenze. "Ho parlato con alcune aziende sementiere e finora non hanno registrato incrementi significativi nelle prenotazioni di seme. Vero è che c'è ancora tempo. Per quello che riguarda Futuragri, manterremo i nostri 40 ettari senza aumenti di superfici".
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