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La testimonianza di Natalino Gallo (Gallo-OP Agricor)

A un prezzo di 0,65 euro per un chilo di clementine non si coprono neanche i costi reali

Quest'anno nella Piana di Sibari, ma più in generale in tutto il Meridione d'Italia, si è registrata una campagna clementine caratterizzata da problemi climatici.

"Tanta pioggia e vento di Scirocco hanno compromesso molta produzione. Un clima anomalo, già dall'estate, che sembra non dare segni di miglioramento: precipitazioni e umidità, ma temperature non basse. Questo si traduce in un prodotto che marcisce facilmente e che non ha resistenza. Da aggiungersi: la sovrapproduzione che sta mettendo a dura prova il mercato con prezzi troppo bassi e l'aumento dei costi di coltivazione e lavorazione del prodotto". A dichiararlo Natalino Gallo, presidente della Gallo-OP Agricor di Corigliano Calabro (CS).

Oltre che sul mercato nazionale, le clementine vengono esportate in altri Paesi europei. "Per quanto ci riguarda lavoriamo con alcune catene in Austria e i riscontri finora sono stati soddisfacenti, come tutti gli anni".

Clima permettendo, la stagione dovrebbe terminare intorno al 10 gennaio 2019. "Il problema principale rimane comunque il prezzo. In Italia - spiega Gallo - ci sono catene di supermercati che sostengono i produttori e le organizzazioni commerciali anche nella pratica. Altre che arrivano a proporre le clementine a 0,65 euro/kg. A questo prezzo non si coprono neanche i costi reali".

"Vedendo una tale quotazione - sottolinea Gallo - psicologicamente lo stesso consumatore considera il prodotto come una seconda o terza scelta. E' assurdo svalorizzare così la nostra produzione. Bisogna puntare i piedi e far capire - al consumatore in primis - che al di sotto di 0,80 euro/kg alla vendita, inevitabilmente salta qualche pagamento lungo la filiera e non viene considerato il valore intrinseco del prodotto. Dalla produzione al banco del supermercato, infatti, ci sono almeno 0,80 euro di costi. Chi mette mano al portafoglio?".

Gallo, inoltre, aggiunge che sarebbe comprensibile una promozione per un tempo limitato e non una costanza di vendita al ribasso. "Come si fa a rispettare la filiera, se i prezzi di vendita sono inferiori ai costi della filiera stessa?" conclude il presidente della Gallo-OP Agricor, lanciando uno spunto di riflessione.

Per maggiori informazioni: www.gallofrutta.it