Finale nazionale dell'Oscar Green 2018, durante il Forum Coldiretti a Cernobbio, vinta da un'azienda calabrese nella categoria "creatività": la Medi Mais Calabria di Corigliano Calabro (CS) ha vinto il primo premio con Clemì, la bibita gasata, senza conservanti o coloranti, gluten-free ma, soprattutto, che contiene il 20% di vero succo di clementine. "E' un vortice di bollicine".
Le clementine, prodotto simbolo della Piana di Sibari ma vittima della concorrenza estera e dei prezzi bassi, finalmente tornano alla ribalta. Glauco e Pierluigi Gallo (nella foto a lato, fonte: pagina Facebook della Medi Mais Calabria) si riforniscono da tutta la Piana, prelevando tutte le pezzature che - nonostante l'elevata qualità - il mercato rifiuta e trasformandole in perle di gusto. Per 20 anni, la Medi Mais Calabria ha prodotto succhi concentrati per le multinazionali; ora, per esaltarne le qualità, ha deciso di produrre da solo la bibita.
Ancor prima che fosse d'obbligo, l'azienda inseriva già il 20% di succo all'interno di Clemì, spiazzando la concorrenza delle bibite che si fermava al solo 12%.
Le clementine, come spiega Coldiretti, vengono raccolte e lavorate per estrarne il succo che viene pastorizzato e preparato per essere imbottigliato. Oggi la Medi Mais Calabria è orgogliosa di produrre una bibita per giovani e per famiglie che contiene ben il 20% di vero succo di clementina, senza conservanti, coloranti e zuccheri aggiunti e con pochissime calorie. Clemì è distribuita in bar, hotel e ristoranti.
(Fonte: pagina Facebook della Medi Mais Calabria)
La famiglia Gallo non è nuova nella valorizzazione dell'agrume tipico della Piana di Sibari, tanto da aver collaborato alla creazione del primo museo dedicato al clementine, Muclem (cfr. FreshPlaza del 13/07/2018).
"L'agricoltura calabrese - ha commentato il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto - è fatta di tantissime realtà imprenditoriali giovanili e i dati dimostrano che sempre di più i giovani decidono di dare continuità all'azienda familiare o di dare vita a nuove realtà. Le aziende under 40, infatti, stanno aumentando ogni anno: l'agricoltura oggi sa e può dare concrete prospettive di futuro".