"Monia Cappiello: "La fiera nazionale che vorrei..."
Monia scrive: "Ho seguito fin qui il dibattito sulla futura nuova fiera dell'ortofrutta e desidero fare le mie valutazioni. Premesso che la manifestazione di Cesena appariva superata già anni fa, non credo che sia sufficiente spostare la location per realizzare LA Fiera."
"A mio avviso, l'Italia dovrebbe puntare a qualcosa che unisca l'ortofrutta a tutto il resto dell'agroalimentare nazionale. Mi piacerebbe che i vertici delle più importanti kermesse fieristiche italiane del food si riunissero e dessero vita ad un unica grande manifestazione che includa tutto: prodotti alimentari, ortofrutta, biologico, macchinari, impianti... insomma tutto il mondo dell'agroalimentare made in Italy! Ovviamente avendo alle spalle uno staff organizzativo ai massimi livelli di capacità e professionalità."
L'opinione della nostra lettrice è che un evento del genere dovrebbe adoperarsi a mantenere abbordabili i costi per gli espositori, al fine di incentivare un investimento da parte delle imprese, a fronte di una vera risonanza e rilevanza sul piano internazionale, tale da delineare da subito l'evento come un'imperdibile occasione di business.
"Se dovessi nominare una nuova location per una manifestazione del genere direi Rimini: ambienti nuovi, stazione ferroviaria, strutture alberghiere e locali senza eguali, tradizione culinaria ben nota, ecc. Secondo me avrebbe tutte le carte in regola!"
Secondo l'imprenditrice, è assurdo che le aziende italiane, per ottenere quella visibilità che (ancora) non trovano in Italia debbano investire in fiere estere, portando risorse fuori dai confini nazionali, solo perché non c'è una regia per mettere in campo un progetto vero e credibile.
"Tanto più assurdo - conclude Monia - se pensiamo che l'Italia è davvero l'orto dell'Europa e non solo! Mi auguro sinceramente di non vedere gettata all'aria per l'ennesima volta la nostra immensa potenzialità."