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Retailer olandese dichiara guerra alla plastica, soprattutto quella nera

Sta crescendo la consapevolezza dell'impatto ambientale - in particolar modo sugli Oceani - dei rifiuti plastici non biodegradabili. Alcune catene della distribuzione alimentare hanno già implementato strategie volte a ridurre tali rifiuti. L'ultima ad annunciare misure simili è stata l'insegna olandese Plus, dichiarando l'intenzione di revisionare ben 4.500 prodotti a Private Label propria, prima di diffondere precise direttive ai suoi fornitori. L'idea è quella di passare ad alternative sostenibili entro l'estate del 2019.

Sotto accusa sono principalmente i prodotti plastici monouso (su cui anche l'Unione europea è intenzionata a varare misure restrittive in futuro). Inoltre, un problema a parte è costituito dalla plastica di colore nero (usata in circa 200 dei 4.500 prodotti a marchio summenzionati). Non tutti sanno, infatti, che le plastiche di colore nero creano un problema nel processo di riciclaggio: gli scanner ottici, infatti, utilizzano la riflessione della luce per individuare e smistare i differenti tipi di plastica.

Tale processo viene inficiato dal materiale di colore nero: nel suo caso, i selettori ottici non sono in grado di individuare la tipologia di plastica e dunque spesso queste confezioni o contenitori finiscono in discarica. La catena plus ha dunque dichiarato la propria intenzione di dimezzare le referenze in plastica nera entro quest'anno, eliminandole completamente l'anno prossimo.