L'agricoltura moderna affronta nuove sfide: produrre di più e produrre sano. Secondo il report FAO "The future of food and agricolture, trends and challengs" la popolazione mondiale stimata nel 2050 sarà di 10 miliardi di persone e la domanda di beni agricoli crescerà del 50% rispetto al 2013.
Intanto:
- le produzioni agricole sono in calo;
- la competizione per suolo e risorse idriche si sta intensificando;
- l'aumento delle produzioni è ostacolato dal degrado delle risorse naturali e dalla diffusione di parassiti e malattie transfrontaliere;
- perdite e sprechi alimentari costituiscono una percentuale significativa della produzione;
- i cambiamenti climatici colpiscono maggiormente le regioni in cui le risorse alimentari non soddisfano le esigenze dell'intera popolazione.
La "food security" e la "food safety" possono essere considerate come due facce della stessa medaglia, due termini che indicano, rispettivamente, la sicurezza economico-sociale di disporre di cibo a sufficienza per vivere ("food security") e l'esigenza igienico-sanitaria di consumare cibo sano e acqua potabile ("food safety").
Contemporaneamente, il prezzo non è più l'unico parametro per scegliere cosa mettere in tavola tutti i giorni. I consumatori sono sempre più interessati a considerare le caratteristiche qualitative dei prodotti, ciò che sta dietro la produzione, ovvero se il prodotto è coltivato rispettando l'ambiente e i lavoratori, salvaguardando il territorio rurale e le comunità che ci vivono. Inoltre, gli aspetti salutistici sono sempre più spesso i veri driver d'acquisto.
Un caso da analizzare è il segmento del biologico. Mentre i consumi nel settore alimentare sono stagnanti e non crescono da oltre 15 anni, nello stesso periodo i consumi "bio" sono cresciuti del 20%. Appare evidente che il consumatore voglia prodotti sani, certificati, realizzati in una filiera chiara e trasparente.
Il progetto Green Path
Per l'aumento di produzione necessario a garantire la sicurezza alimentare di tutta la popolazione mondiale nei prossimi anni è necessario aumentare la produttività e l'efficienza d'uso delle risorse. Inoltre, il cambiamento climatico influenzerà sempre più la produzione agricola con l'aumento della frequenza di siccità e alluvioni.
Il sistema di produzione agricolo che richiede l'intensivo uso di input e risorse e che ha causato massiva deforestazione, scarsità di acqua, impoverimento del suolo ed elevati livelli di emissione di gas serra, non può garantire produzioni sostenibili.
Oggi, dunque, è questa la sfida di Agriges: fornire mezzi tecnici che consentano di ottenere produzioni abbondanti, sostenibili da un punto di vista ambientale e sicure per l'alimentazione.
Al fine di garantire produzioni sicure, abbondanti e di qualità, Agriges ha avviato un progetto in collaborazione con enti di ricerca, centri di saggio, università, cooperative ed aziende agricole per lo sviluppo di prodotti sicuri e sostenibili che massimizzino i risultati delle colture, riducendo l'utilizzo di prodotti chimici e potenzialmente inquinanti.
Si parte dall'accurata selezione delle materie prime in ingresso: queste vengono analizzante al fine di garantirne totale sicurezza e qualità, poi, attraverso specifiche tecnologie di produzione, viene ottenuto il prodotto finito, con effetto mirato sulla fisiologia della pianta.
Tutte le materie prime in ingresso vengono analizzate presso il laboratorio interno e presso un laboratorio esterno accreditato. Le stesse analisi sono ripetute con cadenza trimestrale fino all'esaurimento della materia prima stoccata.
L'obiettivo di Agriges, con il progetto Green Path, è quello di garantire produzioni abbondanti, sicure e sostenibili tramite l'utilizzo di formulati speciali ottenuti attraverso specifiche tecnologie di produzione e a partire da materie prime selezionatissime.
Per saperne di più: https://sway.com/wgtiB8hTTUrsjt7U?ref=Link