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Chiquita: solo collaborando e' possibile garantire la sostenibilita' del settore banane

La coltivazione della banana richiede un clima particolare e non può quindi essere realizzata ovunque: le banane Chiquita vendute in Italia vengono importate dai Tropici, dove si trova la maggior parte delle piantagioni della multinazionale.

"Il nostro impegno verso la sostenibilità è a tutto tondo. Ci impegniamo verso i nostri fornitori, i clienti, i partner, le comunità e l'ambiente. Avviamo e sosteniamo progetti per le comunità nelle quali operiamo, come investimenti in infrastrutture scolastiche - dichiara a FreshPlaza Costabile Romano, direttore commerciale Chiquita Italia - Assicuriamo il sostegno e l'accesso all'istruzione per i bambini dei nostri dipendenti, insieme alla promozione della sensibilizzazione e dell'empowerment sociale; forniamo soccorsi in caso di disastri laddove necessario e collaboriamo con le ONG in selezionati programmi di beneficenza. Continuiamo inoltre a sostenere progetti a lungo termine per la tutela dell'ambiente e della natura".


"Gli italiani mangiano con gli occhi - continua Romano - e anche quest'anno Chiquita ha aggiunto ottimi risultati. La banana è il frutto più diffuso al mondo e Chiquita è la marca di banane preferita dai consumatori. Con la sua indiscussa leadership di mercato, è da sempre nota sul mercato italiano come la banana 10 e lode (come recita anche lo storico slogan) proprio per la sua qualità superiore e per il gusto inconfondibile".

Nel 2017, il comparto banane in Italia ha avuto in generale un andamento positivo, anche grazie al trend di consumo sempre più orientato verso cibi sani, freschi e genuini. Chiquita continua a essere riconosciuta e apprezzata in Italia come una marca dinamica, vivace e dallo spirito genuino ed è associata a un grande savoir-faire nella coltivazione della frutta. "Uno stile di vita sano e un'alimentazione genuina - spiega il direttore commerciale - rappresentano oggi la principale preoccupazione dei consumatori, che di conseguenza considerano il reparto fresco come il fattore dominante nella scelta del punto vendita; in questo contesto, il comparto frutta e verdura è destinato a crescere".


Inoltre, la sostenibilità è un elemento sempre più importante per qualsiasi marca, in particolare nel settore alimentare. La garanzia di qualità Chiquita - sostenuta dal famoso Bollino Blu - rappresenta anche l'impegno dell'azienda in ambito di ecosostenibilità.

"Vogliamo garantire che il nostro iconico Bollino Blu sia sinonimo di banane di alta qualità, deliziose e, soprattutto, sostenibili. Per questo motivo supportiamo diverse innovazioni nella gestione e nella logistica delle piantagioni, promuovendo la sicurezza, la formazione, la corretta retribuzione e la parità di diritti per i dipendenti - continua Romano - A questo si aggiunge l'impegno nel trasporto delle banane verso i paesi di consumo, dai centri di maturazione fino al punto vendita finale, che genera un impatto sugli scarti, sulla riduzione delle emissioni di CO2, sull'impronta idrica ed energetica e molto altro ancora".


Per il trasporto delle banane, Chiquita si avvale di un partner strategico, la Great White Fleet (GWF). La compagnia fu chiamata Grande Flotta Bianca perché le sue navi venivano dipinte di bianco per riflettere la luce del sole dei tropici e proteggere così le banane dagli effetti della maturazione durante i trasposti su lunga percorrenza. Oggi Chiquita è il più grande produttore di banane al mondo e grazie alla Great White Fleet vanta una flotta navale dedicata, in grado di garantire il network di spedizione più flessibile di tutta l'industria. La GWF, pur conservando una flotta di bananiere di proprietà, sta continuando a investire nell'acquisto di nuovi container, per garantire una più efficiente gestione della rete distributiva, soprattutto in Italia, dove le merci arrivano presso i porti di Vado Ligure, Civitavecchia e Salerno.

"I container refrigerati sono componenti chiave nella supply chain delle banane, allo stesso tempo però, ridurre il consumo di energia è tra i metodi più importanti per migliorare la sostenibilità - spiega Romano - Per conciliare questi due aspetti chiave abbiamo intrapreso un percorso di ammodernamento iniziato nel 2009, conclusosi nel 2017 con la sostituzione del 65% della flotta. Un grande progetto, visto che Chiquita gestisce più di 15.000 container. Grazie a miglioramenti nella progettazione e all'efficienza operativa, i nuovi container hanno diversi vantaggi: richiedono meno energia, sono dotati di refrigeranti a effetto serra, i loro materiali isolanti portano a un impatto ambientale ridotto".



Un ruolo importante, secondo il direttore commerciale di Chiquita Italia, lo giocano anche le confezioni in cui viene trasportato il prodotto.

"Utilizziamo confezioni internazionali rese strutturalmente solide e progettate per migliorare la freschezza delle banane, che permettono al tempo stesso la massima stabilità del trasporto su pallet. Secondo le prove di mercato sostenute dall'impianto di maturazione dell'azienda, utilizzando queste confezioni sono state raggiunte temperature di maturazione più omogenee, una migliore uniformità di colore e un migliore punteggio ABC, con un potenziale di risparmio energetico del 20%".



E sulle fitopatie, quali il ceppo TR4...
Le banane sono una delle colture alimentari più importanti del mondo. Formano la base esistenziale e la sussistenza alimentare per milioni di persone. Tropical Race 4 (TR4) è una malattia che ha avuto effetti devastanti sulle piantagioni di banane in diverse parti del mondo; la sua presenza è stata segnalata infatti nel Sud Est Asiatico, in Australia, Giordania e Africa. La varietà di banana tra le più soggette a contrarre il TR4, e in generale quella più colpita, è la Cavendish, la più consumata in Europa e in America del Nord (per intenderci si tratta di quelle che si trovano sui banchi dei nostri supermercati).

"TR4 è un pericolo non solo per le banane Chiquita e per quelle dei nostri fornitori e competitor - sottolinea Romano - ma anche per quei piccoli produttori a conduzione familiare che fanno affidamento sulle loro piantagioni per il loro sostentamento".



Attualmente, la biologia e la genetica del TR4 non sono ancora ben comprese. Le spore infette possono rimanere dormienti per decenni nel suolo e possono essere trasportate attraverso le attrezzature, i vestiti e le scarpe, gli animali, le persone, l'acqua di irrigazione. Al momento, purtroppo, non esiste né un trattamento efficace, né una cura per debellare questa malattia. L'unica contro-misura disponibile è quella di impedire il trasferimento di terreno o materiale vegetale infetto nelle aree pulite.

"Alla luce di questo e affinché la produzione delle banane sia duratura nel tempo, Chiquita riconosce il dovere e la responsabilità di condurre in modo proattivo il settore e tutti gli stakeholder, unendo le risorse con l'obiettivo di stabilire un piano di contingenza e un programma di azioni focalizzati a prevenire l'epidemia di TR4 e a gestire al meglio i casi esistenti - conclude il direttore commerciale - L'obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione e il coordinamento dell'intero settore, raggiungendo istituzioni, ricercatori, governi e produttori per trovare insieme una soluzione permanente al TR4. Solo lavorando insieme e condividendo esperienze e soluzioni è possibile garantire la sostenibilità del settore".