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Uganda: le linee con piu' vitamina A sviluppate con il progetto Banana21

L'Uganda è un paese tropicale con oltre 30 milioni di abitanti, l'80% dei quali vive in aree rurali. Le banane sono l'alimento base della popolazione locale e la banana Highland dell'Africa orientale (EAHBs, East African Highland Bananas), una banana da cucinare, rappresenta la principale fonte di amido.

Sfortunatamente, queste banane sono a basso contenuto di vitamina A (PVA) e ferro e, di conseguenza, le diete a base di questi frutti sono carenti in questi micronutrienti, il che si traduce in livelli molto elevati di inadeguata nutrizione. Tra le problematiche riscontrate: alti livelli di carenza di vitamina A, anemia da carenza di ferro e arresto della crescita nei bambini.

Un progetto noto come Banana21 è stato avviato nel 2005 per ridurre le carenze di micronutrienti in Uganda e nei paesi limitrofi attraverso la generazione di banane commestibili accettate dai coltivatori e dai consumatori con livelli di PVA e di ferro significativamente superiori. Per raggiungere questo obiettivo, è stato adottato un approccio di modificazione genetica.


(A) Banane Cavendish PVA-biofortificate negli esperimenti condotti in Australia; (B) Banane Nakitembe EAHB PVA-biofortificate (a sinistra) e di controllo (a destra) negli esperimenti condotti in Uganda.

E' di fine aprile la recensione di tecnologi della Queensland University (Australia) e dell'Organizzazione Nazionale di Ricerca Agraria di Kampala (Uganda) dedicata alla componente di biofortificazione PVA del progetto Banana21, alla descrizione degli studi condotti in Australia, al trasferimento della tecnologia ai collaboratori ugandesi e alla riuscita implementazione della strategia in campo in Uganda. Vengono discusse le numerose sfide incontrate e i potenziali ostacoli futuri allo sfruttamento pratico delle banane arricchite di PVA in Uganda.

"Fin dall'inizio, il progetto Banana21 ha cercato di sviluppare linee di EAHB con livelli di PVA in grado di soddisfare il 50% del fabbisogno giornaliero per un consumo di 300 g/persona al giorno - spiegano i ricercatori - Sulla base dei significativi progressi finora raggiunti, è altamente probabile che le linee transgeniche sviluppate con il progetto Banana21 saranno rilasciate entro il 2021. La linea M9 potenziata per PVA e resistente alla malattia Black Sigatoka avrà un maggior impatto per le zone di pianura dove la pressione della malattia è maggiore, mentre la linea Nakitembe potenziata avrà il maggiore impatto sugli altipiani dove la pressione della malattia è molto più bassa".

Per queste zone, la banana è importante sia culturalmente sia per la sicurezza alimentare, che associata a una distribuzione a basso costo e gestita dai produttori potrebbe vedere in queste Golden bananas una strategia efficace nel ridurre il problema della carenza di vitamina A nel prossimo decennio.

Fonte: Jean-Yves Paul, Robert Harding, Wilberforce Tushemereirwe, James Dale, 'Banana21: From Gene Discovery to Deregulated Golden Bananas', 2018, Frontiers in Plant Science.