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Cipolle terminate, ma fra pochi giorni arrivano le precoci italiane

Cipolle precoci italiane ai nastri di partenza. Mentre quelle di importazione sono ormai terminate, a breve cominceranno a essere immesse sul mercato le nuove produzioni che già da questi giorni sono oggetto di scavature. Lo confermano alcuni operatori del settore.


Cipolla bianca estera

L'agricoltore Marco Tugnoli della provincia di Bologna ha circa 3 ettari di cipolla precoce. "Entro qualche giorno inizieremo la raccolta. La produzione, dal punto di vista quantitativo, non sembra elevata, come è normale che sia per le precoci. La qualità pare buona e le prospettive sono, finalmente, di prezzi sostenuti".

La stagione invernale è stata piuttosto altalenante, con temperature superiori alla media in gennaio, poi freddo, poi un aprile caldissimo rispetto alla media. Quindi le piante hanno sofferto, a scapito della quantità.

Il fatto è che sul mercato in pratica non c'è prodotto. O meglio, quel che c'è è poco e viene dall'estero. Le catene della Gdo dovrebbero accogliere a braccia aperte le prime cipolle italiane e valorizzarle agli occhi dei consumatori.

Il commerciante di cipolle Davide Marmocchi conferma che negli ultimi tempi sul mercato sono state presenti partite di cipolle da Australia, Messico e India. Il prodotto era buono, di ottima qualità da tutte le provenienze. Ma ormai è agli sgoccioli. Si rischia una finestra temporale con poco prodotto e prezzi in risalita.

"Il prodotto precoce italiano - dice Marmocchi - deve ancora arrivare. In genere ha un colore piuttosto pallido che non colpisce l'attenzione del consumatore, abituato alla cipolla tradizionale gialla e di colore intenso. L'auspicio è che la qualità sia buona e si riesca a realizzare il giusto per tutti gli anelli della filiera".