Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Sicilia: insediato il tavolo di crisi dell'agricoltura

Si è insediato lo scorso 13 aprile in Sicilia, a Palazzo d'Orleans, il "Tavolo di crisi dell'agricoltura siciliana". A farne parte la Regione, l'Associazione bancaria italiana, le organizzazioni di categoria, dei produttori e il Comitato anticrisi agricoltura Sicilia. Lo strumento è stato voluto dal presidente Nello Musumeci, per contrastare la gravissima crisi di mercato nel comparto ortofrutticolo dell'Isola.

Alla riunione, che si è protratta per alcune ore, erano presenti anche gli assessori all'Economia, Gaetano Armao, all'Agricoltura, Edy Bandiera e alle Attività produttive, Mimmo Turano. Il governatore ha illustrato le iniziative messe in campo dalla Regione – che ha subito risposto al grido di allarme dei produttori orticoli di Vittoria – dopo i confronti già avuti con i rappresentanti della Grande distribuzione organizzata, con gli europarlamentari eletti nel collegio "Isole" e le interlocuzioni con il ministero delle Politiche agricole.

"Sono certo – ha affermato Musumeci – di avere la coscienza a posto e di avere fatto tutto quello che era nelle mie possibilità. Questa è una 'battaglia' che si vince, o si perde, tutti insieme. Dobbiamo avere chiaro che il mercato è sempre più ostile, globalizzato, avaro. La situazione è eccezionale e, quindi, bisogna utilizzare le misure straordinarie attualmente vigenti, ma anche pensare a soluzioni normative che non possano prescindere da una forte interlocuzione con il Governo nazionale, ma anche con l'Unione europea". 
Data di pubblicazione: