In UE continuano a crescere le importazioni di banane da Paesi terzi
Il Parlamento Europeo ha rimarcato la necessità di mantenere in vigore le misure per sostenere la produzione e ha espressamente richiesto la risoluzione dell'incremento degli aiuti finanziari per il programma Posei (che supporta le regioni ultraperiferiche dell'Unione Europea le quali affrontano sfide specifiche dovute alla lontananza e all'insularità) prima del Quadro finanziario della Commissione Europea. A questo scopo è stato chiesto alla Commissione di garantire il necessario quadro giuridico e finanziario in modo che la catena di fornitura alimentare contrasti le pratiche commerciali sleali.
Il settore delle banane delle Canarie e i suoi partner europei continuano a lavorare attraverso Asprocan insieme agli eurodeputati e ai rappresentanti dei diversi governi regionali per garantire la sostenibilità del settore agricolo delle regioni ultraperiferiche nel loro insieme. A questo proposito il settore spera che il prossimo incontro con il Presidente del Governo delle Canarie e il Presidente delle regioni ultraperiferiche con i leader principali di Spagna, Francia e Portogallo, permetterà al settore di fare un passo in avanti.
Secondo una dichiarazione di Asprocan, la richiesta di incrementare il Posei coincide con una nuova inosservanza dei meccanismi di protezione per le produzioni comunitarie.
Le importazioni di banane in UE da Paesi terzi continua a crescere come risultato della riduzione e l'annullamento delle tariffe concessi ai paesi delle Americhe e dell'Africa, mentre il meccanismo di difesa delle produzioni comunitarie stabilito negli accordi commerciali non è stato applicato dalla sua approvazione.
Secondo le informazioni emesse dalla Commissione Europea, fino ad ora, quest'anno, l'Europa ha importato quasi 950mila ton di banane da Paesi terzi.
Nonostante ci troviamo ancora nel terzo mese del 2018, il Nicaragua ha già raggiunto l'80% della soglia critica per le importazioni di banane in Unione Europea.
Secondo Domingo Martin, presidente di Asprocan: "Se, come è capitato in passato, le misure non vengono applicate, i produttori di banane continueranno a pensare che sia redditizio violare i limiti prestabiliti".
Fonte: laprovincia.es