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Reflusso gastrico: mangiare frutta e verdura puo' evitare la gastroscopia

Reflusso gastrico, come rimediare? Ad approfondire l'argomento il dott. Stefano Caruso, responsabile della fisiopatologia digestiva all'ospedale di Legnano. "Il reflusso gastroesofageo - spiega il dottore - è la patologia più frequente che noi incontriamo nel tratto digerente alto, può capitare in qualsiasi persona quando il contenuto dello stomaco tende ad andare verso l'alto, dà una sintomatologia che spesso è di acidità, di eruttazioni, talvolta di cambiamenti della voce e della tosse, e può capitare a qualsiasi età della vita. E' importante sapere che, mentre 20 anni fa, la causa era spesso un'ulcera duodenale o gastrica, oggi quasi il 60-70% delle persone che si sottopongono alla gastroscopia hanno una sintomatologia da reflusso. Questo perché, con l'avanzare delle conoscenze mediche, le persone escludono già le infezioni da Hp, ricercate nelle feci e nel respiro".

I gastroenterologi, così come il medico di base, consigliano generalmente, prima di sottoporsi ad un esame invasivo come la gastroscopia, una terapia farmacologica e una dieta in bianco, ricca di frutta e verdura. "Il reflusso è una sintomatologia che ci può cogliere impreparati. Ci impressiona perché, a seconda dell'età, può dare una sintomatologia oppressiva molto simile all'angina. Se la sintomatologia persiste o la cura non risponde, viene chiesta quindi la visita gastroenterologica per una valutazione più approfondita".

Quello che il medico fa, quando vede per la prima volta il paziente, è capire le cause del reflusso che possono essere, per esempio, il sovrappeso, una ridotta attività fisica e una alimentazione povera di frutta e verdura. "Lo stomaco - sottolinea il dott. Caruso -, se si trova all'interno di un addome ingombro da aria o da adipe, ha meno spazio per digerire. Importante un cambiamento di dieta con cibi più naturali, perché fa risparmiare farmaci e può migliorare la condizione da reflusso".
Data di pubblicazione: