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PAC post 2020, Ministro Martina: meno regolamenti e piu' tutela del reddito degli agricoltori

Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Ministro Maurizio Martina ha partecipato ieri 19 febbraio al Consiglio dei Ministri europei dell'agricoltura e della pesca. Tra i punti all'ordine del giorno: la Politica Agricola Comune dopo il 2020, sulla base della comunicazione della Commissione "Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura". In particolare, focus sui pagamenti diretti, le OCM, lo sviluppo rurale e gli strumenti di gestione del rischio.

"Abbiamo bisogno di una politica agricola europea più semplice e più equa - afferma il Ministro Maurizio Martina - che incentivi il ricambio generazionale e l'accesso alla terra per gli under 40. Il nostro messaggio oggi a Bruxelles è stato chiaro. Consideriamo i pagamenti diretti una componente cruciale della PAC per tutelare il reddito delle nostre aziende in un quadro di impegni e nuove sfide ambientali, a partire dal contrasto al cambiamento climatico e dalla protezione delle risorse naturali come acqua e suolo. Dovranno quindi essere indirizzati al miglioramento della qualità dei prodotti e alla promozione delle filiere".

"L'assegnazione delle risorse - prosegue Martina - deve tenere conto di diversi fattori produttivi, come il valore della terra, il costo del lavoro e degli investimenti. In questo contesto, abbiamo evidenziato come quantificare le risorse esclusivamente in base alla superficie agricola sarebbe profondamente iniquo. Tra gli altri strumenti a disposizione della nuova PAC, abbiamo proposto l'aumento della soglia di aiuti considerati in de minimi e chiesto il potenziamento delle attuali OCM per estenderne l'ambito di applicazione ad altri settori, come quello lattiero, puntando sempre più sulla competitività. Infine - conclude Martina - è fondamentale liberare le imprese dai lacci della burocrazia inutile, ragionando sulla flessibilità dei diversi Paesi e riducendo il numero dei regolamenti".
Data di pubblicazione: