Aldi, parlano coloro che potrebbero esserne i fornitori
Il primo è un lombardo che produce cipolle e che ha incontrato i responsabili ortofrutta Aldi alcuni mesi fa. "Ho colto subito un senso di grande organizzazione e precisione. Tutto è ben stabilito e nulla è lasciato al caso. Mi hanno dato circa mezz'ora per parlare dei miei prodotti e del mio approccio con la distribuzione. Hanno apprezzato che io mi mettessi in gioco senza rimanere ancorato alle mie sicurezze".
Immagine pubblicitaria di Aldi
Il produttore/commerciante spiega che il colloquio è stato cordiale e, dopo pochi giorni, ha ricevuto le credenziali per entrare nella piattaforma online per effettuare le proprie offerte. "Eravamo in ottobre e mi hanno detto di fare un'offerta per fornire cipolle dorate da gennaio ad aprile. Fare un'offerta quasi tre mesi prima è un azzardo, ma con loro si lavora così. Guardando oggi il sito, vedo che la mia offerta ha la spunta 'in trattativa', quindi formalmente non è stata respinta. Ma credo che non sarà accettata perché non era a un prezzo da discount. Il prodotto che gli darei sarebbe di qualità; verso i primi mesi dell'anno, di solito, comincia a scarseggiare. Credo che loro puntino a prezzi bassi, però garantendo di comprare tutto l'anno".
Un altro produttore, anche lui ancora in stand by, è stato particolarmente colpito da un passaggio del Codice di Condotta di Aldi. "Si trova anche sul loro sito (clicca qui per scaricarlo) e mette in chiaro che non sono ammessi regali ai dipendenti Aldi: il che è abbastanza indicativo di come giudichino il mercato italiano". Peccato che si sia data l'idea di un paese a rischio corruzione nei rapporti tra fornitori e buyer.
Un fornitore di kiwi, infine, dice la sua: "Ho fatto una gran bella impressione, almeno così mi hanno detto. Credo proprio che diventerò loro fornitore per il prodotto che rientra nelle loro referenze. Io in genere non lavoro con la Gdo, ma la serietà è sempre ben accetta".