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Studio: insistere sulle verdure funziona con i bimbi

I genitori di vecchio stampo esulteranno alla notizia che anche la scienza dà loro ragione: l'esposizione ripetuta rende i bambini più disposti a mangiare alcune verdure non familiari. A dirlo è uno studio dei ricercatori olandesi della Wageningen University Food and Biobased Research che, per 5 mesi, hanno dato a 250 bambini, maschi e femmine, un assortimento di verdure.

E' convinzione comune tra i genitori sia impossibile convincere i bambini. Ma lo studio olandese ha accertato una verità diversa usando tre verdure meno frequentemente mangiate, corrispondenti a gusti diversi – zucca (dolce), zucchine (neutra) e ravanello bianco (amaro) – e valutando il gradimento e la volontà di provare in base alla quantità consumata o alla frequenza con cui venivano ingerite.

Come riporta FoodNavigator, i bambini, di età intorno ai due anni hanno ricevuto una verdura al giorno come spuntino pomeridiano in diversi formati, come zuppe o cracker, per evitare la noia. Sale, spezie e olio d'oliva sono stati aggiunti ma "ridotti al minimo per garantire che il gusto delle verdure non fosse camuffato da altri ingredienti" mentre il ravanello era servito crudo.

I risultati hanno mostrato un significativo effetto positivo dell'intervento di esposizione ripetuta per due delle tre verdure. Per la zucca, l'assunzione è aumentata dell'88%. Solo per l'assunzione di zucchine non si è verificato alcun effetto di esposizione ripetuta. Ciò è stato probabilmente dovuto al suo gusto neutro, che "potrebbe non essere stato abbastanza distintivo da avere un effetto di esposizione ripetuta".

I ricercatori si aspettavano di vedere il maggiore effetto per la zucca a causa del suo gusto dolce, ma a colpire è stato l'aumento dell'assunzione di ravanello, amaro, forse per consistenza croccante delle fette sottili, attraente per i bambini. Solo un bambino su cinque, tra due e tre anni, nei Paesi Bassi soddisfa l'assunzione di verdure raccomandata tra 50 e 100 gr al giorno, che a sua volta è il limite inferiore del consiglio dietetico governativo.
Data di pubblicazione: