A Bologna apre Camilla, il primo supermercato autogestito italiano
In cosa consiste questo supermercato autogestito?
La peculiarità di questo supermercato è che non esiste la distinzione tra proprietari e clienti. Infatti, tutti i clienti sono al tempo stesso anche soci, responsabili perciò della crescita e della gestione del negozio. Dovranno, quindi, svolgere compiti di routine, quali: ordinare la merce sugli scaffali, sistemare il magazzino, fare da cassieri, pulire il locale. In questo modo, non solo potranno essere contenuti i costi del supermercato, bensì anche i prezzi della merce. Per poter partecipare a questa originale iniziativa e diventare un socio/cliente sarà sufficiente sborsare una piccola quota annuale di 100 euro circa.
I protagonisti dell'iniziativa
Protagonista di questa iniziativa del tutto nuova nel nostro Paese, è Alchemilla GAS (Gruppo di Acquisto Solidale), in stretta sinergia con l'Associazione Campi Aperti, un'organizzazione nella quale si riuniscono produttori biologici e contadini del territorio.
Oltre a dover spendere almeno tre ore al mese nelle attività quotidiane, i soci avranno anche la responsabilità di selezionare i propri fornitori, in base alla qualità delle materie prime offerte e soprattutto alle politiche di sostenibilità rispettate dai produttori.
Il caso della Francia
In realtà, l'esperimento che vedrà l'apertura di Camilla, ha già riscosso un buon successo in altri Paesi europei. E' il caso, ad esempio, di Parigi, dove è stato aperto La Louve, un supermercato autogestito che, numeri alla mano, ad oggi conta 3000 soci per 1.500 metri quadrati di punto vendita. Forte di questo successo, sul territorio francese sono stati aperti altri 30 negozi.