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Oscar Farinetti
L'ideatore è Oscar Farinetti (vedi intervista correlata), su impulso che ricevette 4 anni fa da Andrea Segré (presidente della Fondazione FICO) e Alessandro Bonfiglioli (direttore generale Caab). Farinetti sottolinea che FICO nasce senza finanziamenti pubblici. Abbiamo visitato ieri la struttura, soffermandoci ovviamente solo su quanto riguarda il settore ortofrutta.
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L'ingresso, con il muro di mele che saranno sostituite ogni 15 giorni per tutto l'inverno
Alle spalle della zona di "trasformazione" e vendita, che sono all'interno della struttura, vi è la zona "produzione". Ovviamente si tratta di una riproposizione, una specie di orticello senza pretese che include, al momento, piante di verdure invernali (trapiantate già grandi), più alcune piante arboree tipo pero, pesco, ciliegio. Con tanto di prati all'inglese e sentieri con candidi sassolini.
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Il professor Silviero Sansavini
"Si tratta di un giardino - ha detto il professor Silviero Sansavini, che abbiamo incontrato sul posto - non certo di un frutteto. L'obiettivo degli ideatori è quello di avvicinare i consumatori alle piante. Molti di loro, specie i bambini, non hanno mai visto una pianta in campo. E verrà il momento in cui potranno assistere ad operazioni colturali e alla raccolta. Insomma, mi complimento per l'obiettivo che si vuole raggiungere".
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L'orto di poche pretese, se non al fine di mostrare un'ipotetica coltivazione
FICO appare come un grande parco tematico dove l'alimentazione di qualità la fa da padrone. Nasce nella struttura che era il Mercato all'ingrosso, ormai vuota dopo la realizzazione della nuova sede. In pratica è un grande Eataly con l'aggiunta di zone di produzione e trasformazione. La produzione, per l'ortofrutta, è simbolica, dato che si tratta di pochi metri quadrati che non servirebbero a soddisfare le esigenze di mezza giornata di vendita.
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Il frutteto: manca solo il mulino bianco sullo sfondo...
All'interno la struttura è accogliente, ben curata nei particolari. Il prodotto principe di questo periodo è la mela. Nei punti di vendita di ortofrutta abbiamo visto prodotti di qualità e ben esposti. Peccato che sulla provenienza ci sia un generico "Italia" e non la regione.

Lo stand CEFA, Ong per lo sviluppo agricolo dei Paesi africani
Ora la sfida è portarci il pubblico. Ma, crediamo, meglio passare un'intera giornata a FICO (due ore di parcheggio e ingresso sono gratuiti) piuttosto che stare in casa davanti alla tv.

L'ingresso di FICO a Bologna