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La provincia di Ragusa, in Sicilia, svela un altro dei suoi segreti

Dove lo zafferano selvatico cresce spontaneamente, quello coltivato vien benissimo

"Ci siamo dedicati a questa attività produttiva perché nella nostra zona lo zafferano selvatico cresce spontaneamente e presenta un fiore molto simile a quello coltivato". Così Annalisa Dibenedetto, contitolare assieme al marito dell'azienda La Timpa, spiega come si è specializzata nella produzione di zaffererano.

"Non tutti sanno che i pistilli dello zafferano selvatico hanno solamente proprietà coloranti, non possiedono alcun profumo - spiega l'imprenditrice - e non possiedono tutte le altre caratteristiche antiossidanti, aromatizzanti e proprietà nutrizionali di quello coltivato. Ma la diffusione del selvatico nel territorio di Ragusa ci ha incoraggiato circa il fatto che le caratteristiche climatiche e del terreno fossero adatte alla coltivazione dello stesso".


Zafferano

Lo zafferano o Crocus sativus ha origini lontanissime, probabilmente orientali; importato assieme alle altre spezie e alla seta dall'Oriente e poi diffuso in Europa e in alcune regioni dell'Italia, quali Sardegna, Sicilia e Abruzzo, territori ideali per lo sviluppo della pianta. Veniva usato anche nell'antica Roma per colorare le vesti di persone illustri e ricche. Lo zafferano si coltiva in terreni rocciosi, poco profondi, aridi, facilmente drenanti, ricchi di sali minerali e non necessita di impianto di irrigazione; si riproduce per clonazione da bulbi, messi a dimora ad agosto.


Altro particolare del fiore di zafferano

"I fiori nella nostra zona si raccolgono a novembre, dal 10 al 30 del mese - continua Dibenedetto - e il processo di raccolta, sfioritura ed essicazione avviene tutto in giornata. Alcune mattine si raccolgono 200 fiori, mentre nelle giornate di massima fioritura fino a 1000. La nostra coltivazione si estende su 1,5 ettari di terreno lineare, disposto a terrazze con solchi a 80 centimetri circa, intervallati da baulature".

"I nostri bulbi provengono dalla Sardegna e sono certificati biologici - prosegue ancora l'imprenditrice - li espiantiamo al terzo anno, perché adottiamo un sistema di rotazione delle colture triennale, azotando il terreno tramite la coltivazione di leguminose che vengono trinciate con l'intero frutto per arricchire il terreno, alternando ciò alla normale concimazione stallatica".


Salvatore Piccitto e sua moglie, Annalisa Dibenedetto

La Timpa vende il proprio zafferano esclusivamente sotto forma di pistilli, perché è una garanzia di zafferano autentico. Il formato in polvere, infatti, può anche non risultare scevro da sofisticazioni.

I canali di vendita di quest'azienda sono: l'online (circa il 20% delle vendite), la vendita diretta a privati (50%) mentre il resto va al retail e all'horeca, ossia botteghe bio o ristorazione di nicchia.

I formati sono due: 0,5 gr (costo 10 euro) e 1 gr (costo 18 euro), in vasetti in vetro (vedi foto sopra). Nella commercializzazione di un'azienda produttrice di zafferano, molto importante è la vendita dei bulbi di cui si diventa produttori praticamente dal terzo anno e nello stesso tempo si diviene autonomi nella coltivazione. L'acquisto dei bulbi per uno zafferaneto viene dunque effettuato una volta sola. La vendita dei bulbi biologici italiani si aggira intorno a un prezzo medio di 0,60 euro per un bulbo di media/grossa dimensione, che può produrre 3 a 5 bulbi in una stagione.


Al lavoro nello zafferaneto

Come specifica Dibenedetto: "Abbiamo iniziato nel 2016 e durante il primo anno (in genere il meno produttivo) abbiamo raccolto 170 gr di zafferano, considerando che ogni bulbo di media grandezza produce da 3 a 5 fiori l'anno e che ogni fiore contiene 3 pistilli in fili (la parte del fiore che viene staccata dal fiore stesso, essiccata e conservata in vetro - n.d.r.). Stimiamo che la produzione di quest'anno raggiungerà circa il doppio della produzione dell'anno scorso".

La stagione produttiva, peraltro, sembra essere andata molto bene: infatti, sempre secondo quanto riferito dall'azienda, "nonostante l'inverno piovoso e l'estate molto secca, il terreno non ha subito smottamenti e lo zafferaneto è integro. Il vero problema di questa coltivazione è il diserbo, manuale e giornaliero, attività che richiede costante manodopera e molto impegno, soprattutto nel periodo che precede la fioritura e durante la fioritura stessa quando si deve contemporaneamente raccogliere e mantenere pulito il terreno".

Contatti:
La Timpa

Contrada Monsovile sn
97100 Ragusa - Italy
Tel. +39 3394114236
Email: info@latimpatempoenatura.it