Al termine la campagna delle produzioni estive, fisiologico aumento dei listini
Ortaggi a foglia: si è confermato anche nella seconda settimana di settembre l'andamento positivo delle quotazioni per l'indivia. Molti cespi hanno evidenziato problemi di virosi costringendo gli operatori a effettuare un'attenta selezione del prodotto, con conseguente riduzione della disponibilità. La domanda invece si è mantenuta costante spingendo a rialzo le quotazioni. In regressione invece i listini per lattuga e radicchio. Per entrambi i prodotti i maggiori volumi immessi sul mercato hanno determinato un fisiologico calo dei listini. Gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari grazie a una domanda interessata.
Carote: ancora un leggero rialzo per le carote a cui ha contribuito soprattutto il prodotto di origine abruzzese. In questi areali gli scambi sono avvenuti a ritmi sostenuti grazie a un buon interesse da parte della domanda determinando l'aumento dei listini.
Patate comuni: si sono mantenute stabili le quotazioni per le patate. Le vendite sono proseguite a rilento ma le quote immesse sul mercato sono risultate in linea con le richieste. Solo per il prodotto proveniente dall'areale di Rovigo si è osservato una leggera contrazione dei listini, dovuto a una domanda poco propensa al consumo.
Peperoni: sostanziale stabilità dei listini. Solo per gli areali cuneesi e napoletani si è osservato un leggero rialzo delle quotazioni a causa di una momentanea riduzione dell'offerta. In tutti i restanti areali produttivi, gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari e sulla base di valori stabili.
Fagiolini: prosegue regolarmente la raccolta con offerta in progressivo aumento. Il mercato, nel complesso, ha mostrato un generale equilibrio tra domanda e offerta e le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori stabili. Solo per il prodotto proveniente dall'areale di Rovigo, i limitati volumi immessi sono stati facilmente compravenduti e i prezzi medi hanno teso al rialzo. All'opposto sulla piazza di Verona la maggiore disponibilità ha determinato il fisiologico calo dei listini.
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Pomodori: si è confermata la dinamica positiva delle quotazioni. Si vanno progressivamente assottigliando, infatti, le quote di prodotto immesse sul mercato mentre la domanda si mantiene su livelli soddisfacenti. Gli scambi si sono svolti in un clima di generale interesse e le contrattazioni si sono concluse sulla base di valori tesi al rialzo.
Zucchine: non si arresta l'aumento delle quotazioni. Il cambio delle condizioni climatiche, con una maggiore escursione termica tra giorno e notte, ha rallentato lo sviluppo del frutto ortivo. Alla minore offerta si è contrapposta una domanda stabile. Gli scambi sono avvenuti a ritmi regolari e i prezzi medi hanno teso al rialzo.
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Melanzane: il leggero rialzo dei prezzi medi è dovuto ad andamenti differenti nei diversi areali produttivi. Al Sud, con la sola eccezione dell'areale pugliese, le quotazioni hanno teso a rialzo a causa di una domanda interessata. Al nord, invece, il calo delle temperature non ha favorito i consumi di questo prodotto. Gli scambi sono avvenuti a ritmi lenti e con prezzi tesi al ribasso.