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In atto un rilancio, in tutta Italia, dei negozi di prossimita'

CRAI ha aperto 78 nuovi punti vendita nei primi sei mesi dell'anno

I negozi di prossimità cambieranno, ma non spariranno. Nonostante gli indici generali indichino un calo del segmento dei piccoli punti vendita, CRAI ci crede e avvia un piano per rilanciare le piccole superfici, quei negozi presenti anche nei piccoli paesi, nei centri storici. Non conta la dimensione, ma l'organizzazione e l'offerta è stato il messaggio lanciato ieri mattina, 28 giugno 2017 a Milano, durante la conferenza di presentazione del bilancio e dei prossimi progetti.



Mario Bordoli, amministratore delegato CRAI Secom ha snocciolato alcune cifre relative al 2016: fatturato complessivo di 5,8 miliardi di euro, 332 nuovi punti vendita nel food per un totale di 2300 negozi. Nei primi 6 mesi del 2017, i nuovi punti vendita aperti sono stati 78.

"Il mercato è faticoso
- ha dichiarato - però nelle ultime settimane sta emergendo qualche segnale migliore, in generale. Come gruppo stiamo crescendo da diversi anni, quindi le politiche e le strategie che stiamo portando avanti sono molto positive. Come dimensione siamo ancora fuori anche dalla 'Europa League', però la nostra presenza ha un certo peso; fra l'altro siamo presenti nel canale supermercati (400-1000 mq) e anche nell'ultra-prossimità (250-400 mq)".


Piero Boccalatte (presidente CRAI Secom) e Giangiacomo Ibba (presidente CRAI coop)

I progetti per il 2017 sono indirizzati su tre percorsi: clienti, negozi e servizi - innovazioni. Mario La Viola, direttore marketing, ha dichiarato che, da un sondaggio con oltre 7000 interviste effettuate, i clienti hanno detto che scelgono il supermercato prima in base alla vicinanza (24%), poi all'accoglienza dell'ambiente (21%), e dei9 prodotti a marchio e offerte (16%); gastronomia 13% e ortofrutta 12% nella scala dei fattori di preferenza.



Sul fronte negozi, c'è in corso un lavoro per rilanciare i punti vendita di ultra - prossimità, cioè quelli più piccoli al di sotto dei 300 metri quadrati. CRAI ne ha oltre 800. Non è un progetto di immagine, bensì commerciale. "Stiamo dando un ruolo maggiore ai prodotti con il nostro marchio, inserendo prodotti take away e puntando sull'assortimento".

"Non dobbiamo fare solo un negozio più bello - ha affermato Bordoli - ma farlo più profittevole, più redditizio per l'imprenditore. A livello nazionale, il segmento dei piccoli negozi sta perdendo quote da alcuni anni, ma noi ci crediamo e in certe condizioni, dandogli un nuovo taglio, siamo convinti che possono recuperare. Possono svolgere ancora un ruolo positivo".


Mario La Viola e Marco Bordoli

Il progetto "Cuor di Crai" si concretizza con una decina di negozi pilota, nei centri storici in tutta Italia: "Lì andiamo a testare, analizzando l'andamento economico. Così potremo fare aggiustamenti", ha spiegato La Viola.

Nei punti vendita Extra, i più grandi, l'ingresso del negozio è dedicato al fresco, come l'ortofrutta, per mettere il consumatore a contatto con i rapporti umani nei confronti degli operatori, così come l'ortofrutta esprime un concetto di vicinanza al mondo produttivo, molto più dello scatolame.