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Pronta la nuova mappa del genoma degli spinaci

Pronta la nuova mappa del genoma dello spinacio. Mettendo a confronto il Dna e l'Rna della pianta selvatica con quello di 120 varietà coltivate, i ricercatori del Boyce Thompson institute hanno carpito i segreti della sua domesticazione, aprendo la strada ad una migliore selezione per avere spinaci più saporiti e nutrienti, oltre che resistenti ai parassiti. Il lavoro è pubblicato sulla rivista Nature communications, dal gruppo guidato da Zhangjun Fei.

Nativi dell'Asia centrale, gli spinaci si sono poi diffusi in tutto il mondo. Dalla loro prima domesticazione, l'uomo è riuscito a migliorare molte loro caratteristiche, come la qualità delle foglie e dei loro nutrienti, fino a rimodellarne il genoma. Le informazioni genetiche possono essere oggi molto utili per combattere malattie come la peronospera, che ha devastato intere coltivazioni negli Stati Uniti ad esempio. Con questa nuova mappa del genoma, i ricercatori sono riusciti a identificare diversi geni che possono rendere resistenti gli spinaci alla peronospera.

Una volta trovati in una varietà resistente, i geni possono essere infatti trasferiti alle altre, in modo da avere specie più nutrienti, e con un sistema immunitario capace di combattere la malattia, senza perdere le altre loro caratteristiche. Per i ricercatori è stato anche molto interessante scoprire che il genoma delle varietà di spinaci coltivati non è poi molto diverso da quello dei loro progenitori selvatici. Ciò significa, spiega lo studio, che c'è ancora spazio per fare migliorie negli spinaci, ma anche che è più difficile trovare i marcatori genetici che possono velocizzarne la coltivazione.

I ricercatori sono però riusciti a identificare molte parti del genoma che dipendono dal processo di domesticazione, e che possono essere collegate a caratteristiche importanti, come le sementi, il numero di foglie e la lunghezza degli steli.
Data di pubblicazione: