Tecniche avanzate per l'identificazione di marciume bruno su frutti e fiori
I ricercatori del centro di ricerca e tecnologia agroalimentare IRTA di Lleida (Spagna) hanno ottimizzato la metodologia PMA-qPCR e l'hanno validata e applicata per quantificare le cellule vive di M. fructicola in campioni inoculati artificialmente e infetti naturalmente. La metodica qPCR si è rivelata efficiente e sensibile con limiti di quantificazione inferiori a quelli ottenuti utilizzando il metodo di conteggio delle piastre.
Per la messa a punto del metodo, i ricercatori hanno utilizzato il propidio monoazide (PMA) come pre-trattamento per 20 minuti di incubazione, seguiti da 30 minuti di esposizione a emissione luminosa (LED); il trattamento con PMA combinato alla qPCR ha permesso di misurare con precisione le cellule vive senza sovrastimare quelle morte.
"Utilizzando questa metodologia in campioni naturalmente infetti, le cellule vive di M. fructicola sono state quantificate specificamente - concludono i ricercatori - in contrasto con altre metodologie tradizionali che non possono distinguere tra le diverse specie di Monilinia. La metodologia sviluppata basata sull'uso combinato di PMA e qPCR sarà un nuovo strumento per quantificare le cellule vive di M. fructicola in ulteriori studi epidemiologici ed ecologici di questo fungo".
Fonte: Vilanova L., Usall J., Teixidó N., Torres R., 'Assessment of viable conidia of Monilinia fructicola in flower and stone fruit combining propidium monoazide (PMA) and qPCR', 2017, Plant Pathology. doi:10.1111/ppa.12676