Il potenziale del succo di carota

Stando a uno dei più grandi produttori di carote del Sudafrica, le carote potrebbero rappresentare il prossimo super-cibo di tendenza. Vito Rugani raccoglie 200 tonnellate di carote ogni giorno nella sua azienda di 2.500 ettari situata nella periferia di Johannesburg.

Circa il 30% del raccolto è destinato a diventare succo, realizzato mediante un procedimento che lui stesso ha sviluppato in collaborazione con un professore italiano. Tale succo ha un elevato contenuto di beta-carotene, che nel corpo viene trasformato in vitamina A, cui è stata attribuita la capacità di combattere alcune malattie.

"Il valore dei carotenoidi nella vita per i nostri corpi e la loro salute, non è stato ancora compreso dalla maggior parte delle persone - ha spiegato Rugani - Esse infatti ritengono che un succo di carote o di radici sia equivalente a un normale succo di frutta, mentre invece sono del tutto differenti. Ad essere diverso sono il contenuto di sostanze nutritive, la lavorazione dei prodotti e le ragioni per cui li bevi".

Rugani è convinto dei benefici che questo succo ha sulla salute, ma i consumatori sono ancora difficili da raggiungere, e anche gli scienziati hanno delle riserve. Consumare del cibo ad elevato contenuto di beta-carotene è da lungo tempo associato alla prevenzione delle malattie, ma non è ancora chiaro se questi benefici provengano dal consumo specifico di questo pigmento, o semplicemente dall'includere nella propria dieta della verdura nutriente, come potrebbero essere le carote, le patate dolci, gli spinaci o il cavolo.

Gli integratori di antiossidanti hanno avuto risultati contraddittori nelle sperimentazioni scientifiche, che hanno portato alla raccomandazione da parte del Cancer Council di ricavare il fabbisogno nutritivo da una dieta equilibrata piuttosto che dal consumo di integratori.

Ma, sebbene la scienza si sia dimostrata inconcludente a proposito del reale valore del beta-carotene, Rugani è convinto che il succo di carota sia fondamentale per una buona salute, e che potrebbe offrire agli agricoltori un flusso di entrate redditizio se il pubblico lo scoprisse.

"Mangiando la frutta si ottiene solo il 3% del fabbisogno di beta-carotene. Di base c'è necessità di consumare verdure o carotenoidi per mantenersi resistenti al cancro, e per mantenere il giusto valore di pH nel corpo".

Il succo di carota potrebbe reclamare il proprio status di super-cibo come potrebbe non farlo, ma Rugani invita gli agricoltori australiani a valutare questa opportunità. "Sono sicuro che funzionerebbe, non c'è motivo per cui non lo faccia" ha detto.