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Portainnesti di pomodoro: non basta essere ibridi per eguagliare Blue e Red Devil

Oggi, con un portinnesto, non si pensa più solamente a supportare la marza con resistenze radicali e lunghezza del ciclo di coltivazione, ma anche alla qualità che deve mostrare il prodotto finito.

Proprio questa è la caratteristica su cui ha puntato la ditta Fenix, ponendo l'accento sulla possibilità di migliorare le caratteristiche organolettiche dei frutti attraverso l'utilizzo di speciali portainnesti facili da coltivare, ma con un pacchetto di resistenze ampio e certificato in campo dai molteplici successi.

Gli ottimi risultati ottenuti dai portainnesti ibridi di pomodoro della Fenix (Blue Devil F1 e Red Devil F1), hanno dunque portato a una rivalutazione del ruolo che deve avere il "piede".

"Non è semplice per un'azienda locale introdurre una novità così in controtendenza rispetto al passato e innovativa per il mercato" dice Ivana Marchese, Direttore Commerciale di Fenix. "Novità spesso avversate da molta disinformazione".


Il Blue Devil esalta le ottime performance del ciliegino Millionaire F1

A questo proposito, Fenix ha deciso di portare avanti una vera e propria campagna informativa con articoli, campagne pubblicitarie chiare, blog dedicati, interventi sui forum di settore e visite in campo. "La giusta informazione, applicata a una corretta gestione di varietà più plastiche, ha sfatato infatti la falsa credenza che vedeva gli ibridi intraspecifici in svantaggio sugli ibridi interspecifici (qui di seguito indicati per semplicità con il termine selvatici)" aggiunge la Marchese.

Ci sono però degli altri importanti distinguo da fare, come ci dice il dott. Agr. Francesco Loprevite: "In questi anni, grazie agli ottimi risultati ottenuti dai nostri ibridi, abbiamo visto arrivare sul mercato tante varietà di pomodoro proposte come portainnesto che hanno deluso le aspettative degli agricoltori, oltre ad aver causato grossi danni".


In questi anni si è molto diffuso, grazie ai risultati positivi, l'innesto del Blue e Del Red Devil con il cuore di bue. Presto faremo un approfondimento al riguardo.

"Purtroppo - continua Loprevite - sulla scia della nostra pressante comunicazione si è tentato e si sta ancora cercando, di far passare il messaggio che basta essere ibrido per ottenere i risultati di Blue e Red Devil. Affermazione troppo semplicistica, ma che si cerca spesso di sdoganare con agricoltori e tecnici. Dietro Blue e Red Devil c'è stato un importante lavoro di selezione, miglioramento genetico e prove di adattabilità di tanti anni, effettuato direttamente nelle nostre regioni".

Per chi non avesse ancora avuto modo di testare questi prodotti, è molto importante sottolineare che il Blue e il Red Devil, essendo delle vere proprie radici di pomodoro, necessitano di una gestione dell'acqua di irrigazione diversa rispetto ai portainnesti selvatici, che sono in genere molto più aggressivi nell'assorbimento dell'umidità del terreno.

Questi e molti altri argomenti sono approfonditi nel Blog che la Fenix cura sul proprio portale dedicato ai portainnesti ricchissimo di foto e informazioni a cui vi rimandiamo per le specifiche necessità.


Un esempio di come non basta essere ibridi per arrivare ai risultati dei portainnesti Fenix. Nella foto, un confronto con la nuova selezione Fenix.

Ma gli anni di vantaggio che la Fenix ha accumulato in questo campo non sono stati dedicati solo allo studio del Blue e del Red Devil ma anche a un continuo lavoro di ricerca e screening che, come ci dicono con entusiasmo i dirigenti dell'azienda, ha portato alla recente individuazione di un nuovo ibrido completissimo per resistenze e con performance qualitativo/produttive molto interessanti, che presto verrà diffuso presso le più importanti aziende orticole.

Contatti:
Dott. Agr. Francesco Loprevite - Direttore R&D
Fenix Seeds S.r.l.
Tel.: 095 8369384/5
Fax: 095 5183237
Cell.: 336 798022
Skype: francesco.loprevite69
Email: loprevite@fenixseeds.com
Web: www.fenixseeds.com
Data di pubblicazione: