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La bilancia commerciale dell'agroalimentare italiano nel 2016

Nel 2016 la bilancia commerciale dei prodotti agroalimentari italiani ha evidenziato una significativa riduzione del deficit in valore grazie alla crescita delle esportazioni; queste, nello specifico, hanno raggiunto 38,4 miliardi di euro, in aumento del 4% sul 2015.

Il dato riflette un aumento annuo delle vendite all'estero dei prodotti agricoli (+3% sul 2015) e una crescita ancor più consistente dell'export dei prodotti alimentari trasformati (+4,2%). Al contrario, le importazioni, a causa di una domanda interna rimasta debole nel 2016, rimangono stabili a 42,9 miliardi di euro, consentendo il recupero del disavanzo per un valore di poco inferiore a 1,5 miliardi di euro.

L'analisi di medio periodo delle esportazioni agroalimentari ne evidenzia una crescita ininterrotta a partire dal 2010, proceduta a un tasso medio annuo del 5,5%. Dinamica dello stesso segno ma meno consistente si registra per le importazioni, che crescono invece del 2,8% annuo nel periodo 2010-16.


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In riferimento alle destinazioni delle esportazioni italiane, nel 2016, si conferma la massiccia concentrazione degli acquisti da parte dei paesi UE che ne assorbono il 65% del totale. Tuttavia, in termini percentuali la crescita dei mercati UE ed extra-UE è stata pressoché uguale. I mercati comunitari hanno mostrato complessivamente una crescita degli acquisti dei prodotti nazionali pari al 4% in valore raggiungendo 25,1 miliardi di euro.

Più nel dettaglio, Germania e Francia nel 2016 hanno rappresentato rispettivamente il 17% e l'11% delle vendite complessive italiane oltre confine, entrambe con un aumento annuo superiore al 3%. In ambito extra-Ue (+4% a 13,2 miliardi di euro nel 2016) si conferma la posizione degli USA come terzo paese acquirente, avvantaggiato del rafforzamento del dollaro nei confronti dell'Euro, sebbene nel 2016 l'effetto cambio sia stato molto minore che nel 2015. E' da evidenziare la buona performance delle esportazioni italiane verso il Giappone, cresciute in maniera molto significativa su base annua in ragione della sostenuta ripresa economica registrata dal paese nello scorso anno.


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Nel dettaglio delle esportazioni per comparto produttivo, nel complesso la frutta fresca e trasformata segna una crescita annua del valore dell'export del 3,1%; da evidenziare il buon andamento registrato soprattutto per uva da tavola (+3,7% a 661 milioni di euro) e actinidia (+1% a 430 milioni di euro), mentre le mele, con specifico riferimento alla campagna di commercializzazione 2015/16, hanno mostrato una sostanziale stabilità tendenziale (-0,1% a 808 milioni di euro circa).

Per quanto riguarda gli ortaggi freschi e trasformati, le dinamiche annue sono positive per tutti i segmenti produttivi. Nel particolare, però, la spinta più decisa si è registrata per gli ortaggi freschi (+7,2% a più di 1,4 miliardi di euro nel 2016) mentre i pomodori trasformati rimangono sostanzialmente stabili a circa 1,6 miliardi di euro (+0,2%).
Data di pubblicazione: