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Cresce la competizione da Marocco e Turchia per i pomodori spagnoli

I pomodori coltivati in serra nella Spagna meridionale stanno affrontando una competizione maggiore nei mercati europei, prevalentemente a causa della ripresa della produzione turca e marocchina dopo l'interruzione causata dalle recenti basse temperature.

Secondo l'Osservatorio dei prezzi e dei mercati del Governo andaluso, dopo l'embargo imposto dalla Russia i pomodori turchi sono stati inviati in destinazioni diverse con il tentativo di espandersi nei Paesi europei, dove competono con i pomodori di Almeria in termini di prezzo.

In Turchia la campagna di produzione si concentra principalmente su due cicli di coltivazione: uno in autunno/inverno e l'altro in primavera. I pomodori più comuni sono quelli sfusi (o tondi) e a grappolo, la cui qualità è inferiore a quella della produzione di Almeria, ma accettabile dalle catene di vendita al dettaglio europee per via del prezzo più basso.

Da parte sua il Marocco ha esportato in totale 12.090 tonnellate di pomodori verso l'Unione Europea nella settima settimana, il 19% in più rispetto ai sette giorni precedenti. Il prezzo raggiunto in quel periodo è stato di 1,157 euro/kg.

Tra il 1 e il 19 febbraio il Marocco ha esportato in UE 22.850 ton di pomodori in totale, il 37% in più rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. Nel complesso le esportazioni marocchine sono state più alte del 7% rispetto alla campagna 2015/16.

Peperoni
La maggior parte dei produttori che hanno optato per un secondo ciclo per meloni e angurie, hanno cominciato con le colture di peperoni a gennaio e ai primi di febbraio, causando un notevole aumento nel volume di peperoni verdi disponibili ad Almeria nel suddetto periodo.

I produttori che hanno optato per piantagioni di peperoni a ciclo lungo stanno raccogliendo principalmente tipologie rosse o gialle per ottenere prezzi migliori. Questa situazione ha causato carenze di peperoni verdi la scorsa settimana.

In questo periodo i peperoni di Almeria stanno dominando il mercato europeo. La concorrenza ridotta da Israele dopo che la Russia ha boicottato le produzioni UE nell'estate del 2014 e le spedizioni di parte della produzione marocchina dirette in Russia hanno avuto un impatto positivo sulla commercializzazione dei peperoni di Almeria in Europa.

Cetrioli
Le condizioni climatiche registrate da metà novembre, con molte notti in cui le temperature sono scese al di sotto dei 9 °C, hanno avuto un impatto enorme sulle piantagioni di cetrioli di Almeria, perciò la produzione di febbraio è risultata ridotta.

Sul mercato internazionale i Paesi Bassi sono il competitor principale per la produzione andalusa. La produzione olandese di cetrioli ha guadagnato quota di mercato durante tutto febbraio, ma non raggiungerà il picco fino a metà marzo. Da quel momento in poi i centri di distribuzione europei si concentreranno sul prodotto olandese e i prezzi corrisposti ai produttori spagnoli dovrebbero diminuire gradualmente.

Zucchine
In Paesi come Regno Unito, Germania o Francia, dove la zucchina è un prodotto popolare per zuppe e vellutate, il consumo è molto stabile. Tuttavia, i prezzi esorbitanti registrati a dicembre hanno finito con l'avere un impatto sul consumo. Negli ultimi giorni la richiesta europea è diminuita, coincidendo con una crescita nella produzione di Almeria e della quota esportata dal Marocco. Questi fattori hanno portato a un notevole deprezzamento del prodotto all'origine.

Melanzane
Visti i prezzi elevati delle ultime settimane, il consumo di melanzane è diminuito e questo ha portato a una riduzione nel numero degli ordini all'origine durante alcune settimane in cui la fornitura è stata notevole. I grandi rivenditori hanno ridotto i loro acquisti ad Almeria e il prezzo ricevuto dai produttori è diminuito drasticamente.

Fagiolini
La raccolta delle piantagioni primaverili spagnole di fagiolini comincerà alla fine di marzo/primi di aprile e i volumi di produzione raggiungeranno il picco a maggio. Il Marocco incrementerà la sua produzione di fagiolini nelle prossime settimane. Le colture piantate a novembre e dicembre entreranno in produzione a febbraio e marzo, raggiungendo il picco ad aprile in termini di volumi.

Fonte: hortoinfo.es
Data di pubblicazione: