Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Seconda puntata

Pomodoro ciliegino Tredicy: una scelta vincente all'insegna della tradizione siciliana



Lo scorso mese di dicembre, presso la stazione di ricerca Syngenta di Acate (RG), è iniziato il nostro viaggio (cfr. prima puntata) all'interno dell'attuale contesto dell'agricoltura siciliana, al fine di raccontare il recupero di una tradizione varietale, che ha fatto la storia della ortofrutta italiana ed internazionale: il pomodorino ciliegino.



La Sicilia si attesta a oltre il 40% della produzione nazionale di pomodoro da mensa, di cui il 70/80% circa costituito da ciliegino. Si tratta di un segmento di mercato enorme che, negli anni passati, ha fatto spesso prevalere le caratteristiche di resistenza e tenuta, a quelli più tipicamente siciliane quali: la bellezza e, soprattutto, l'ottima sapidità.

In questa seconda puntata della nostra storia, siamo andati a vedere direttamente come viene coltivato il pomodorino Tredicy, la varietà su cui l'azienda Syngenta Italia e alcuni suoi partner stanno puntando proprio in questa annata agraria per quanto concerne il segmento del ciliegino.

Abbiamo così incontrato Giuseppe Libretti, direttore commerciale del Gruppo Libretti e imprenditore agricolo di grande esperienza il quale, dopo oltre due anni di prove nella sua azienda, quest'anno è entrato in produzione commerciale con il Tredicy.



Il Gruppo Libretti è un marchio storico che esiste da circa 60 anni, nei quali è sempre stato proteso all'innovazione, senza mai trascurare il radicamento sul territorio e il rispetto della tradizione agricola vittoriese.

FreshPlaza (FP): Dr. Libretti, nel territorio in cui opera, l'areale dell'Ipparino, non mancano di certo varietà di pomodoro ciliegino e, tantomeno, la possibilità di concentrarsi su prodotti già consolidati. Come è arrivato allora alla conclusione di puntare sul Tredicy?
Giuseppe Libretti (GL): Oggi è sempre più importante distinguersi sul mercato e ciò riesce meglio con le varietà cosiddette premium, perché hanno raggiunto un'importanza strategica nell'agrobusiness internazionale.


Tredicy, in tal senso, rispecchia il target di una fascia alta di mercato che ci siamo prefissati di intercettare. Questa varietà si presenta con un calibro medio piccolo, di colore rosso intenso e raggiunge un elevato Brix costante (tenore zuccherino) nei periodi caldi. Ma quel che risalta maggiormente in questo pomodorino è il gusto molto gradevole.

Tredicy presenta, dunque, una serie di caratteristiche organolettiche che si erano perse nel tempo, poiché le case sementiere fin qui si erano concentrate esclusivamente verso la massificazione del prodotto.

Il ciliegino, sempre visto come un prodotto di nicchia, paradossalmente, si era appiattito alle logiche della resa produttiva e della conservazione post raccolta (la cosiddetta long shelf life - n.d.r.), trascurando i fattori più importanti di un prodotto della terra, ossia: l'aspetto, il sapore e la salubrità.

Syngenta ha creduto in questo cambiamento di rotta che auspicavamo da tempo, investendo in Ricerca e Sviluppo espressamente dedicate all’Italia e alla Sicilia,: infatti le proprietà del ciliegino Tredicy sviluppato nella stazione di Acate ci hanno veramente convinto ad investire nell'innovazione, che in questo caso significa anche il ritorno alle nostre tradizioni, fatte di materie prime di assoluta bontà.

FP: Tredicy mette dunque al primo posto la soddisfazione del palato e assolve ai canoni estetici di una bacca di pomodoro sana e bella; ma come si coniugano questi elementi con le esigenze di una produzione intensiva?
GL: Questi elementi non sono stati affatto trascurati, anzi! Lei stesso può rendersene conto, osservando la pianta: come questa varietà presenta una distanza internodale ravvicinata per tutta la sua altezza e come vi siano spesso doppie e triple creste che, grazie alla particolare interazione con la nostra terra e il nostro bel sole di Sicilia, non vanno mai a discapito della resa.



Palco per palco, grappolo per grappolo, la pianta mantiene la propria struttura, senza perdere di vigore. Il segreto sta negli elementi che si mescolano, qui nel bel mezzo della cosiddetta fascia trasformata, in maniera più unica che rara; a tal punto che questi risultati sembrano essere irripetibili altrove.

Guarda la videointervista a Giuseppe Libretti:



Alla prossima puntata!
Data di pubblicazione: