Prezzi al consumo a novembre 2016: -0,1% su base mensile, +0,1% rispetto allo scorso anno
La lieve ripresa dell'inflazione è dovuta soprattutto agli andamenti dei prezzi dei servizi. Tra i beni, contribuiscono al ritorno in territorio positivo dell'inflazione sia i prezzi dei beni energetici non regolamentati (+0,3%, da -0,9% di ottobre) sia quelli degli alimentari non lavorati (+0,2%, da -0,4%), bilanciati però dal rallentamento dei prezzi dei beni durevoli (+0,2%, da +0,6%).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,4% su base mensile e registrano una diminuzione dello 0,1% su base annua (era -0,2% a ottobre).
L'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,1% su base annua (da -0,1% di ottobre), confermando la stima preliminare.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e aumenta dello 0,1% nei confronti di novembre 2015.
Il rialzo su base mensile dei prezzi degli alimentari non lavorati è principalmente dovuto agli aumenti dei prezzi dei vegetali freschi (+4,6%; -4,5% su base annua, dal -6,4% di ottobre) e della frutta fresca (+2,8%; +2,7% in termini tendenziali, era +2,1% il mese precedente).
L'inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,2% (era -0,1 a ottobre).