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Situazione ancora peggiore nel resto d'Europa

Troppo zucchero nella dieta bambini italiani

La dichiarazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Oms è stata categorica: niente zucchero sino ai due anni per far crescere i bambini in salute. Poco, pochissimo anche sino ai diciotto.

La ricerca dell'American Hearth Association, ripresa appunto dall'Oms, ha dimostrato che lo zucchero raffinato nei neonati può causare gravi problemi in prospettiva. L'obesità, tanto per iniziare, ma anche l'avvio della propensione al diabete e ai problemi cardiocircolatori.

I genitori, sempre secondo l'Oms, non devono solo evitare di dare zollette o bustine di zucchero, cosa che sembra anche facile da perseguire; devono invece stare attenti a non far ingerire zucchero da succhi di frutta, biscotti, bibite gasate e molti altri prodotti che vengono ideati proprio per i bambini.

La quantità consigliata dagli esperti viene indicata in zero grammi sino a due anni mentre sino ai diciotto, non più di venticinque grammi al giorno (6 cucchiaini scarsi) che possono anche raddoppiare per un uomo o donna adulta, senza mai superare i cinquanta grammi al giorno (10 cucchiaini).

Fissati i limiti, l'Istituto Superiore di Sanità, è andato a verificare in campo con una ricerca appropriata come si comportano i bambini italiani sino ai nove anni: 4 su 10 bevono almeno una bibita gassata al giorno, che fornisce un apporto di zucchero straordinario (anche fino a 9 cucchiaini!), a scapito della frutta fresca, che sarebbe invece l'unico alimento dolce da assumere.

Ma le cose stanno ancora peggio: secondo un'indagine europea chiamata Idefics e pubblicata nel 2015, i bambini italiani fra 2 e 9 anni raggiungono quota 87 grammi (pur sempre sotto la media europea di 97), pari a una quindicina di cucchiaini e al 20% del fabbisogno di calorie giornaliere.
Data di pubblicazione: