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Coface: agroalimentare settore strategico per il Nord Africa

L'agroalimentare è uno dei settori più importanti per le economie nordafricane: sebbene il suo contributo alla produzione nazionale varia nella regione, nel 2014 rappresentava il 9,5 per cento del Pil in Tunisia, il 13 per cento in Algeria e in Egitto e il 15,6 per cento in Marocco. E' quanto emerge da un'analisi pubblicata lo scorso 21 settembre da Coface.

Secondo il rapporto, nel 2015 il settore impiegava il 21,7 per cento della popolazione attiva totale in Egitto, il 15 per cento in Tunisia e circa il 40 per cento in Marocco. La crescita demografica, l'aumento della domanda di alimenti trasformati, il reddito pro capite più elevato e il miglioramento delle capacità di produzione figurano tra i fattori chiave di successo, sostiene Coface. Tuttavia, la situazione locale e le strategie del governo influenzano considerevolmente le sfide che ciascuno di questi paesi deve affrontare.



In generale, le politiche pubbliche che mirano a sostenere l'agricoltura e l'industria agroalimentare hanno come obiettivo principale quello di assicurare che gli approvvigionamenti alimentari rispondano alla domanda. E' una grande sfida, intensificata dall'esplosione demografica nella regione e dall'aumento del reddito pro capite.

Alcuni progetti sono già stati realizzati ma persistono dei problemi. Il più importante è la mancanza di infrastrutture, che fa aumentare i costi di trasporto, limitando i margini di profitto. In alcune regioni, la topografia complessa associata a condizioni climatiche difficili rendono quasi impossibile la coltura di alcune tipologie di prodotti agricoli. Anche il crollo dei prezzi dei prodotti alimentari nella regione può dissuadere ulteriormente gli investimenti nel settore.

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Clicca qui per scaricare l'analisi di Coface (in inglese).
Data di pubblicazione: