
La laboriosa coltivazione del Piattone in Romagna.
Matteo Magnani, responsabile commerciale, spiega che "Quando ho iniziato a lavorare in azienda da Giorgini Vittorio, nei primissimi anni 90, c'era una discreta produzione di fagiolino a raccolta manuale e fra questa si ritagliava spazio la coltura del piattone rampicante. Raccolto in Romagna nel mese di giugno, era conosciuto con il nome di taccola".

Fagiolo Piattone in cassette.
Con gli anni, invece, abbiamo imparato che la taccola è un mangiatutto appartenente alla famiglia dei piselli avendo lo stesso baccello, ma con la grana poco sviluppata all'interno, mentre il piattone appartiene alla famiglia dei fagiolini rampicanti e prende il nome, per l'appunto, di fagiolino piattone".

"Negli anni '90 - continua Magnani - il consumo locale di questo prodotto era limitato e trovava sbocco commerciale sui mercati tedeschi poiché consumato dalle genti provenienti dall'est Europa. Oggi, dato che anche sul territorio italiano sono presenti diversi immigrati, il consumo è aumentato. Abbiamo potuto stimolare gli agricoltori ad aumentare le produzioni sul nostro territorio e abbiamo impiantato la coltura anche sui terreni di proprietà dell'azienda, dove con ottimi risultati abbiamo sfiorato la produzione di circa 30 ton/ha".

"Si è reso necessario dare continuità alla presenza dell'articolo sui banchi dei fruttivendoli per tutto l'anno – conclude Magnani - così abbiamo iniziato a produrre il piattone rampicante anche in Marocco dove la coltura di questo articolo era già conosciuta e trova sbocco commerciale nei momenti in contro-stagione, fuori dai periodi di produzione nazionale".