Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera e anima del Macfrut, in questa intervista esclusiva fa il punto della situazione e dice la sua in merito al doppio evento del prossimo anno.
L'ingresso di Macfrut 2015 a Rimini
Presidente, partiamo subito con la domanda che tutti si aspettano. Come vede la questione di due fiere dell'ortofrutta nel 2017 in Italia?
In questi mesi ho accuratamente evitato polemiche su questo tema e lo stesso voglio continuare a fare. Dopo lo svolgimento delle ultime edizioni di altri eventi mi pare chiaro che la fiera dell'ortofrutta italiana è Macfrut. Ritengo che l'obiettivo di Milano e Verona non sia tanto quello di costruire una fiera alternativa dell'ortofrutta - tentativo che, come hanno dimostrato le precedenti esperienze, è destinato all'insuccesso - ma a convincere Macfrut a diventare itinerante e a svolgersi anche nei loro quartieri fieristici. Io non sono contrario in linea di principio. Anche se penso che Rimini sia il posto ideale per una serie di motivi: quartiere moderno e funzionale, grande disponibilità di pernottamenti a prezzi imbattibili e collocazione all'interno di un importante distretto dell'ortofrutta. Inoltre la logistica, con i nuovi collegamenti Frecciarossa che fermano direttamente in fiera, è ottima. Rimini ospita già numerose manifestazioni internazionali come Ecomondo, Sigep e Rimini Wellness. Insomma mi pare difficile trovare di meglio, ma siamo disponibili a confrontarci con tutti per fare di Macfrut un evento sempre più grande e internazionale.
Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera.
Crede che Cesena Fiera abbia un vantaggio rispetto ad altre realtà?
In effetti altri enti fieristici devono organizzare gli eventi all'interno dei loro padiglioni per far lavorare le strutture, mentre noi non abbiamo questo problema, perché a Cesena Macfrut non tornerà più. E possiamo permetterci di valutare le migliori soluzioni, nell'esclusivo interesse della manifestazione e degli espositori. E non siamo solo organizzatori di fiere, siamo parte della filiera ortofrutticola. Gli operatori lo hanno capito bene e per questo abbiamo uno stretto rapporto che dura tutto l'anno.
Parliamo di Macfrut 2016. E' tutto pronto?
In pratica sì. La superficie è quasi terminata. Visto il gran successo dello scorso anno, abbiamo venduto anche molti spazi pubblicitari in fiera. Il rinnovo del 2015 è piaciuto e in tanti ci hanno dato fiducia.
Uno scorcio del Macfrut 2015
Il lavoro per rendere la fiera internazionale in che direzione è proseguito?
Dopo l'est Europa, che era il focus del 2015, nel 2016 ci siamo concentrati sul centro-sud America. Sono Paesi grandi importatori di tecnologie, mentre esportano frutta per lo più nel loro Continente, a parte i prodotti esotici come banane, ananas ecc. Siamo soddisfatti perché nazioni come Argentina, Colombia, Costarica, Messico, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana hanno acquistato uno stand per mettersi in mostra e incontrare i buyer di tutto il mondo. Buyer che saranno all'incirca un migliaio, contattati anche grazie alla rete di referenti esteri che abbiamo messo in piedi negli ultimi anni. Continua comunque il grande lavoro con gli operatori dell'Europa del nord e dell'est che rappresentano un'importante punto di riferimento per collocare la nostra ortofrutta.
Ci svela qualche anteprima dell'evento del 14-16 settembre a Rimini?
Prima di tutto avremo uno spazio, il New Retail Solution, dedicato ai punti vendita con tutte le più recenti strategie, novità tecniche e di marketing proposte allo scopo di aumentare la vendita di ortofrutta ai consumatori. Questo spazio sarà gestito dal Cefla, azienda leader nel mondo nelle soluzioni d'arredo e strategie per punti vendita. Annesso a questa parte vi sarà un convegno sulle novità dell'ortofrutta nella Gdo mondiale. Altre novità dell'edizione 2016 saranno una immagine coordinata di tutta la fiera, curata dallo studio di architettura milanese Azzolini-Tinuper, che mette al centro l'ortofrutta. E poi non mancheranno il Fruit & Veg Fantasy Show per promuovere le eccellenze e le tipicità, i Forum dei fornitori Rewe e Coop Italia, numerosi convegni tecnici organizzati dall'Informatore Agrario e tantissime iniziative promosse direttamente dai nostri espositori.
Interno di Macfrut 2015
Come prosegue l'alleanza con Fiera Madrid?
Molto bene. Ci hanno presi giustamente sul serio e siamo trattati alla pari. E i risultati si sono visti con la prima edizione del Mac Fruit Attraction al Cairo. Nel 2017 Mac Fruit Attraction si terrà in Sud America e nel 2018 in Asia. Penso sia ormai chiaro a tutti che Macfrut vuole essere evento di primaria importanza in Europa e, tramite l'alleanza con Madrid, proporre un evento di spessore in ogni continente.
Cesena Fiera è un ente a partecipazione pubblica. Lei ha proposto di cedere il 60% ai privati. Cosa comporterà questo se andrà in porto?
Premesso che sarà il Consiglio comunale a decidere, attorno al mese di ottobre, lo scopo della mia proposta è quello di aprire ad aziende di livello nazionale e internazionale che vogliono fare ancora più grande il Macfrut. Cesena Fiera è una società sana, per cui non sarà chiesto aumento di capitale. Vogliamo che nuovi partner entrino nella compagine sociale così da portare idee e nuova linfa per far diventare Macfrut davvero di livello mondiale.
I lavori di ristrutturazione presso gli ambienti di Cesena stanno proseguendo. Quando saranno ultimati?
A settembre sarà tutto pronto, e molto probabilmente, se tutto va come deve, il 15 ottobre faremo l'inaugurazione ufficiale. Gli spazi fieristici di Cesena Fiera saranno rinnovati totalmente e diventeranno perfetti per manifestazioni di dimensione piccola o media, di livello locale, regionale o nazionale.
A Cesena Fiera proseguono alacremente i lavori di ristrutturazione
A due anni dalla sua nomina a presidente dell'ente fieristico di Cesena, è contento dell'esperienza?
Io? Moltissimo. Mi diverto davvero tanto, più di quanto pensassi. Sono entusiasta. E sa perché sono così contento? Perché vedo che Macfrut ha delle potenzialità enormi. Passo dopo passo le stiamo sfruttando e la fiera sta crescendo.